L'annunciatrice radiofonica Lucia Dominici è una ragazza madre. Il papà del piccolo Roberto è morto e lei cerca di nascondere a tutti la sua condizione. Quando Mario, uno dei suoi colleghi, inizia a farle la corte, Lucia, che ha paura di confessare la verità, chiede di essere trasferita a Torino. Per trattenerla a Roma, Mario fa in modo che venga chiamata per un provino in televisione. Benché sia stata scelta, Lucia però rifiuta il contratto televisivo preferendo lasciare Roma. Poco prima della partenza, però, Roberto sfugge al controllo della cameriera ed esce non visto di casa. Sarà un vigile a portarlo alla sede della radio in cerca di Lucia ed è così che Roberto saprà la verità...
SCHEDA FILM
Regia: Franco Rossi
Attori: Mariella Lotti - Lucia Dominici, Luigi Tosi - Mario Neri, Francesco Minervini - Paolo Concini, Anna Vita - Liliana, Nerio Bernardi - Luciano D'Auria, Marina Scialiapin - Tania D'Auria, Paolo Panelli - Tonino Moriconi, Adriana Gallarati - Liberata Pasquetti, Claudio Villa, Franca Valeri, Nilla Pizzi, Luciano Tajoli, Nicolò Carosio, Alberto Bonucci, Vittorio Caprioli, Gianna Piaz, Achille Togliani, Giacomo Rondinella, Tino Scotti, Ubaldo Lay, Cinico Angelini - Se stesso, Antonella Lualdi, Gilberto Mazzi, Giuseppe Marzari, Silvio Bagolini, Marisa Mantovani, Alberto Collo, Flaminia Jandolo, Piero Lulli
Soggetto: Giorgio Prosperi, Neda Naldi
Sceneggiatura: Giorgio Prosperi, Edoardo Anton, Ugo Guerra, Rodolfo Sonego, Franco Rossi
Fotografia: Arturo Gallea, Glauco Cirillo - operatore, Armando Nannuzzi - assistente operatore, Sergio D'Offizi - assistente operatore
Musiche: Giovanni D'Anzi
Montaggio: Otello Colangeli
Aiuto regia: Sergio Sollima
Colore: B/N
Genere: COMMEDIA
Tratto da: omonima canzone di Cesare A. Bixio, cantata nel film "La canzone dell'amore" (1930) di Gennaro Righelli
Produzione: MARIO BORGHI PER INCINE
Distribuzione: INCINE
NOTE
- L' ATTRICE NEDA NALDI, ANCHE SCRITTICE, QUI E' IN VESTE DI SOGGETTISTA. SARA' IL SUO ULTIMO CONTATTO CON IL CINEMA MA CONTINUERA' A LAVORARE IN TEATRO E IN TELEVISIONE.
CRITICA
"La modestia, grazie al cielo, sostiene 'Solo per te, Lucia', un filmetto di Franco Rossi, che immagino sia stato favorito e magari sovvenzionato dalla Radio Italiana, di cui costituisce una implicita pubblicità. La prima parte del film, dedicata ad illustrare i retroscena e il fitto intrico di trasmissioni viste di 'tra le quinte' co occhio talora scanzonato, non manca di sapore. Poi il raccontino (...) denuncia fragilità e convenzionalità, rischia di impantanarsi, ricorre per irrobustursi a discutibili e divagatori 'exploits' di varie orchestre e cantanti 'leggeri'. Alla fine, tuttavia, l'equilibrio si riaccomoda, grazie a qualche piccola trovatina". (Giulio Cesare Castello, "Cinema", 108, 30 aprile 1953).