Nel 1941, un aereo militare russo in avaria atterra in emergenza su una striscia di terreno incolto ai limiti del kolchoz di Krasnoye, un villaggio sperduto dell'U.R.S.S. Il comando di zona decide di farlo "piantonare" dal soldato Ivan Chonkin un autista imbranato e sprovveduto. Qui, fra mucche, maiali e galline, per esorcizzare la noia, Ivan si presta a fare il contadino presso la bionda postina del kolchoz, Nyura Belyashova, che vive sola e che non è per niente riitrosa col suo tonto ospite. Questi diventa amico del bottegaio Gladyshev, che dedica il suo tempo libero a un esperimento: l'innesto tra una pianta di patata e una di pomodoro. Tutto sembra procedere nel migliore dei modi, se si esclude un assurdo soprassalto di gelosia di Ivan nei confronti di un maiale che Nyura ha allevato con amore e tiene in casa. Ma scoppia la guerra: la radio ne trasmette la notizia, destando dal letargo il presidente del kolchoz, che si premura di chiedere ordini. Unico segnale di guerra, tuttavia, è l'escursione di una mucca nell'orto "sperimentale" di Gladyshev, che suscita la furiosa ostilità del bottegaio, che vede distrutto il suo bizzarro esperimento, e denuncia il soldato Chonkin e la sua bionda postina ai servizi segreti. Succede un finimondo, a causa della confusa sostituzione di "bionda" con "banda" nell'interpretazione allarmata di alcuni responsabili militari. Sospettando l'azione di un commando sovversivo, converge sul villaggio un battaglione privo di munizioni. All'alba dopo l'attacco alla baionetta e le molotov spente (non è stato specificato di lanciarle accese) le truppe si dileguano davanti alla mitragliatrice dell'aereo usata da Nyura. Poi una cannonata centra la casa e stordisce Chonkin, che il generale in seguito abbraccia, chiarito l'equivoco, come un eroe. Chonkm però preferisce volare via con la disponibile Nyura con l'aereo incredibilmente funzionante dopo l'avaria.
SCHEDA FILM
Regia: Jirí Menzel
Attori: Zoya Buryak - Nyura Belyashova, Valeriy Zolotukhin - Kilin, Alexei Zharkov - Gladyshev, Vladimir Ilyn - Golubev, Maria Vinogradova, Marián Labuda, Sergei Stephanchenko, Zinoviy Gerdi, Sergei Garmash - Milyaga, Yuriy Dubrovin - Volkov, Vyacheslav Molokov, Gennadij Nazarov - Ivan Chonkin
Sceneggiatura: Zdenek Sverák
Fotografia: Jaromír Sofr
Musiche: Jiri Sust
Montaggio: Jirí Brozek
Durata: 106
Colore: C
Genere: GROTTESCO
Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI
Tratto da: TRATTO LIBERAMENTE DAL ROMANZO DI VLADIMIR VOINOVICH
Produzione: ERIC ABRAHAM
Distribuzione: U.I.P. (1995)
NOTE
REVISIONE MINISTERO MAGGIO 1995
CRITICA
Con Il soldato molto semplice Ivan Chonkin si ride a crepapelle su un passato in cui il più delle volte ti facevano passare la voglia di ridere. é anche un modo per chi ha attraversato gli evi bui del nazifasciostalinismo pagando di persona, come il sulfureo regista Menzel, di esorcizzare analoghi spettri (avvisaglie ce ne sono e non soltanto a Mosca e dintorni) che dovessero mostrarsi in avvenire. (Corriere della Sera, Tullio Kezich, 23/5/95)
E' una divertente celebrazione della vitalità, del buon senso, del pragmatismo del popolo contrapposto alle istituzioni, alle gerarchie, alle burocrazie. La maniera benevolo-spietata di Menzel e gli autori sono perfetti. (La Stampa, Lietta Tornabuoni, 19/5/95)