Mary Portman è una psicologa infantile che lavora senza mai allontanarsi dalla sua casa, dove riceve a domicilio i pazienti e soprattutto si occupa del figliastro diciottenne Stephen, ridotto in stato vegetativo dall'incidente stradale in cui è morto il marito Richard. Quando resta coinvolta nella misteriosa sparizione del piccolo Tom, uno dei suoi pazienti, Mary comincia a essere perseguitata da strani eventi che condurranno a un'agghiacciante scoperta...
SCHEDA FILM
Regia: Farren Blackburn
Attori: Naomi Watts - Mary Portman, Oliver Platt - Dott. Wilson, Charlie Heaton - Stephen, Jacob Tremblay - Tom, David Cubitt - Doug, Crystal Balint - Grace, Clémentine Poidatz - Lucy, Tim Post - Sceriffo, Ellen David - Joan, Alex Braunstein - Aaron
Sceneggiatura: Christina Hodson
Fotografia: Yves Bélanger
Musiche: Nathaniel Méchaly
Montaggio: Baxter , Maryline Monthieux
Scenografia: Paul D. Austerberry
Costumi: Odette Gadoury
Altri titoli:
Shut In - L'inganno
Durata: 91
Colore: C
Genere: THRILLER
Produzione: TRANSFILM INTERNATIONAL, EUROPACORP, LAVA BEAR FILMS
Distribuzione: NOTORIOUS PICTURES (2017)
Data uscita: 2016-12-07
TRAILER
CRITICA
"(...) un film completamente sbagliato. Una sceneggiatura cucita col filo bianco si limita ad affastellare tutto il già-visto del repertorio paranormale, mentre la regia si sforza d'installare un'atmosfera opprimente attraverso l'identificazione con la protagonista, senza produrre mai alcuna tensione autentica. Ogni cosa è telefonata e prevedibile. Malgrado i tentativi di orientarlo su false piste, lo spettatore mangia sempre la foglia: ma prevedere quel che accadrà è una misera consolazione per chi ha pagato il biglietto. Se la brava Naomi fa del suo meglio, neppure a lei puoi chiedere miracoli." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 8 dicembre 2016)
"Non vorremmo neanche dirlo, ma la discutibile composizione di questo thriller di luoghi comuni (ma anche i capolavori partono dai luoghi comuni) richiama, con qualche eccesso di fiducia nelle proprie capacità di reinventare, la filiera da Hitchcock a Kubrick, passando per Craven e Carpenter. (...) La sceneggiatura fa acqua, la regia cerca di tappare i buchi. Ultima mezz'ora al buio." (Silvio Danese, 'Nazione-Carlino-Giorno', 8 dicembre 2016)
"Ecco un giallo horror passabile solo nella confezione. (...) Tra le solite porte cigolanti, a far sobbalzare Naomi Watts e il pubblico meno smaliziato, stavolta non è un gatto ma un procione." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 7 dicembre 2016)