Il giovane rampollo di una famiglia benestante uccide selvaggiamente il padre. Il caso sconvolge l'opinione pubblica cinese e alcuni studenti di giurisprudenza propongono di organizzare un finto processo all'americana per discutere delle implicazioni del caso. Dodici persone vengono quindi selezionate per far parte della giuria, ognuna proveniente da differenti estrazioni sociali, dando così vita a discussioni intense e conflitti propri dei pregiudizi insiti nella loro differenza di classe. Durante il processo, tutte le verità del caso, anche quelle più scomode, inizieranno ad emergere fino al sorprendente colpo di scena.
SCHEDA FILM
Regia: Xu Ang
Attori: Gang Wang, Tongsheng Han, Bing He
Soggetto: Reginald Rose
Sceneggiatura: Han Jinglong, Xu Ang, Li Yujiao
Fotografia: Cai Tao (II)
Montaggio: Wang Gang
Altri titoli:
12 Citizens
Durata: 106
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Tratto da: ispirato alla pièce di Reginald Rose e al film "La parola ai giurati" (1957) di Sidney Lumet
Produzione: BEIJING JUBEN PRODUCTION COMPANY
NOTE
- PREMIO DEL PUBBLICO-'CINEMA D'OGGI' ALLA IX EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA (2014).
CRITICA
"'La parola ai giurati' ('12 Angry Men') fu scritto nel 1954 da Reginald Rose come pièce per la tv. Solo dopo, a parte le reincarnazioni in palcoscenico (nel 2008 Alessandro Gassmann), diventa un famoso film di Sidney Lumet ('57 ). (...) Dopo la bella versione russa siglata da Michalkov nel 2007, il cinema ci torna per la terza volta con il cinese '12 cittadini' di Xu Ang. Con una notevole variante. E' una simulazione: il crimine è reale ma siamo in un'università, gli studenti hanno compiuto un'esercitazione processuale e un gruppo di adulti si presta al ruolo di giuria. La vera posta in gioco, trasformando il film in un apologo di grande respiro, è 'il futuro delta giustizia', come afferma colui che per primo semina il dubbio, in un grande paese che la giustizia ha lungamente calpestata. Formidabili gli interpreti." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 20 ottobre 2014)