Shark 3D

Bait

2/5
Tsunami e squali in laguna: diverte Fuori Concorso l'action-horror di Kimble Rendall, a pretese zero

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AUSTRALIA 2012
Australia. In una sonnolenta località costiera, i clienti di un supermercato sotterraneo sono terrorizzati da un killer impazzito quando si verifica un fenomeno inimmaginabile: uno tsunami inghiotte la città. Tuttavia, insieme all'onda anomala, dalle profondità marine arrivano anche numerose specie animali pericolose. I superstiti, perciò, oltre a superare la minaccia di annegamento se la dovranno vedere con un branco di squali affamati.
SCHEDA FILM

Regia: Kimble Rendall

Attori: Phoebe Tonkin - Jaimie, Xavier Samuel - Josh, Sharni Vinson - Tina, Alex Russell - Ryan, Julian McMahon - Doyle, Cariba Heine - Heather, Lincoln Lewis - Kyle, Alice Parkinson - Naomi, Dan Wyllie, Richard Brancatisano - Rory, Damien Garvey, Martin Sacks - Todd, Adrian Pang, Chris Betts - Lockie

Sceneggiatura: Russell Mulcahy, John Kim

Fotografia: Ross Emery

Musiche: Joe Ng, Alex Oh

Montaggio: Rodrigo Balart

Scenografia: Nicholas McCallum

Arredamento: Suzy Whitefield

Costumi: Phil Eagles

Altri titoli:

Bait 3D

Shark

Durata: 93

Colore: C

Genere: THRILLER HORROR AZIONE

Specifiche tecniche: 3ALITY TECHNICA QUASAR 3D RIG/RED ONE MX/SILICON IMAGING SI-2K, CINEFORM RAW/REDCODE RAW, 2K (DUAL-STRIP 3-D)/REDCODE RAW (4.5K) (DUAL-STRIP 3-D)

Produzione: DARCLIGHT FILMS INTERNATIONAL, BLACKMAGIC DESIGN, STORY BRIDGE FILMS, IN ASSOCIAZIONE CON PICTURES IN PARADISE

Distribuzione: MEDUSA

Data uscita: 2012-09-05

TRAILER
NOTE
- TRA I PRODUTTORI ESECUTIVI FIGURA ANCHE RUSSELL MULCAHY.

- FUORI CONCORSO ALLA 69. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2012).
CRITICA
"Spiacerà a coloro che sulla base del prestigioso biglietto da visita (serata speciale al [...] festival di Venezia) si aspettavano uno spettacolare horror alla Spielberg (36 anni dal vero grande Squalo). Ma questo nonostante l'evidente abbondanza di mezzi è soltanto un inventario dei luoghi comuni del cinema catastrofici degli anni 70. Gli effetti da cardiopalma si contano sulle dita di una mano e i personaggi di qualche spessore non si contano perché non ci sono." (Giorgio Carbone, 'Libero', 7 settembre 2012)

"Dopo 'Lo squalo' di Steven Spielberg, dopo il 1975, in altri lungometraggi di finzione (...) sono state narrate, senza risparmio di colpi di scena e di immagini e sequenze terrificanti, le scorrerie omicide di questi aggressivi predatori marini. In 'Shark 3D' l'australiano Kimble Rendall (Sidney,1965), autore di video musicali, assistente alla regia in una decina di film e regista dell'horror 'Cut -Il tagliagole', pur non discostandosi da un iter narrativo collaudato, introduce un elemento nuovo nel suo racconto e cioè in un'insolita ambientazione. (...) Co-sceneggiato e prodotto da Russell Mulcahy, il regista, fra gli altri, di 'Razorback - Oltre l'urlo del demonio', 'Highlander - L'immortale' e 'Resident Evil - Extinction', 'Shark 3D' (il titolo originale è 'Bait' cioè esca) è il primo film australiano in 3D (una scelta opportuna per alcune scene), di cui non si può ignorare l'efficace impiego della grafica computerizzata per descrivere con forte impatto visivo un evento catastrofico e le sue conseguenze. Un film di puro intrattenimento, senza pretese, che sorprende con ansiogeni brani e movimentate sequenze (l'attesa del manifestarsi del pericolo e i tentativi di difesa, di fuga), che non sfugge agli stereotipi dello «shark movie» fra corpi martoriati, spaventose, minacciose fauci e qualche assurda incongruenza." (Achille Frezzato, 'L'Eco di Bergamo', 7 settembre 2012)

"Che belli i film dell'orrore quando riescono. A poca distanza da 'Quella casa nel bosco' firmato Joss Whedon, e in attesa di 'ParaNorman', su un ragazzino solitario che «vede mostri orribili» nella cittadina tranquilla, godiamoci lo squalo australiano. (...) Son più i talenti che nascono in questo settore defilato di quelli che nascono nel mainstream. No, non perché far paura è più facile. E' più facile scrivere parole in libertà, aggiungere «questo film lo sento profondamente mio», e aspettare gli applausi dei cinefili. L'horror ha di buono che implica uno spettatore, da far agitare sulla poltrona. Apprezzabile anche il rifiuto del 'found footage', con la videocamerina ritrovata dopo il disastro, che alla fine va a nero (si sentono solo le urla) e durante il film si inclina, cade per terra, continua a registrare quando l'operatore viene massacrato. Gli attori sono ben scelti, a cominciare da Xavier Samuel, lo sposino di 'Tre uomini e una pecora'. Mentre l'ex modello, e figlio di un primo ministro australiano, Julian McMahon era nella serie chirurgica 'Nip/Tuk'. Il 3D usato con perizia, non solo per schizzare brandelli di carne sanguinolenta addosso allo spettatore." (Mariarosa Mancuso, 'Il Foglio', 8 settembre 2012)