Coco è una giovane aspirante scrittrice cinese di Shanghai. Ambiziosa e inquieta è innamorata degli abiti di Chanel e dei romanzi di Henry Miller. La sua vita si complica quando inizia un intreccio amoroso con due uomini: uno è un artista cinese suo coetaneo, Tiantian, che cerca di dimenticare le sue sofferenze fumando marijuana. L'altro, Mark, è un ricco uomo d'affari berlinese in trasferta di lavoro, molto attraente, ma sposato.
SCHEDA FILM
Regia: Berengar Pfahl
Attori: Bai Ling - Coco, Luke Goss - Mark, Gregory Wong - Tian Tian, Seiko Matsuda - Madonna, Katja Riemann - Eva, Cheng Pei-pei - Conny
Soggetto: Zhou Weihui - romanzo
Sceneggiatura: Martin Hennig, Berengar Pfahl, Zhou Weihui, Margaret Hennig
Fotografia: Erich Krenek
Musiche: Matthias Raue
Montaggio: Nadia Naimi, Holger Hessinger
Scenografia: Pierre Pfundt
Costumi: Frank Bohn, Isabell Kristensen
Durata: 96
Colore: C
Genere: DRAMMATICO EROTICO
Tratto da: romanzo omonimo di Zhou Weihui (ed. Rizzoli, 2001)
Produzione: ARAGON MEDIA INTERNATIONAL (AMI), BERENGAR PFAHL FILM
Distribuzione: DELTA PICTURES (2008)
Data uscita: 2008-09-19
CRITICA
"Diciamo la verità: non poteva essere inaugurata peggio l'alleanza tra le produzioni cinese e tedesca. 'Shanghai Baby', diretto dal veterano tedesco Borengar Pfahl, è una bufala di proporzioni gigantesche. (...) La storia, raccontata malissimo, e immersa spesso nel buio più pesto, è involontariamente comica, grazie anche agli agghiaccianti dialoghi. Dove brillano perle del tipo: 'La mia mente è piena di ombre tondeggianti come quelle di una candela', oppure ' sei una perfezionista a giudicare da come balli'. La protagonista si macera nel dubbio, e forse proprio perché sconvolta dai tormenti del cuore, si spoglia con ammirevole frequenza. Metodo infallibile per trovare l'ispirazione artistica." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 19 settembre 2008)
"Come analisi della condizione della donna cinese il film del tedesco Berengar Pfahl fa acqua ovunque, è visivamente sotto la media, buio, sexy monotonia." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 19 settembre 2008)