Un altro esempio di cinema nel cinema. La regista di un film deve far girare agli attori delle scene di sesso ed è molto difficile farli rendere al meglio, mantenendo la credibilità. Superare i tabù non è facile neanche per gli attori che, per superare l' imbarazzo, finiscono con il ridere e divertirsi molto.
SCHEDA FILM
Regia: Catherine Breillat
Attori: Anne Parillaud - Jeanne, Grégoire Colin - L'Attore, Roxane Mesquida - L'Attrice, Ashley Wanninger - Leo, Dominique Colladant - Willy, Bart Binnema - Cameraman, Yves Osmu - Ingegnere Del Suono, Francis Selek - Scenografo, Elisabete Piecho - Segretaria Di Edizione, Diane Scapa - Direttore Artistico, Ana Lorena - Truccatrice, Claire Monnatte - Truccatrice, Arnaldo Junior - Capo Elettricista, Elisabete Silva - Microfonista, Julia Fragata - Costumista, Rudolfo Santos - Macchinista, Bruno Ramos - Operatore, Alfredo Ramalho - Macchinista, José Cascais - Attrezzista
Soggetto: Catherine Breillat
Sceneggiatura: Catherine Breillat
Fotografia: Laurent Machuel
Montaggio: Pascale Chavance
Scenografia: Frédérique Belvaux
Costumi: Valerie Guegan
Altri titoli:
SCENES INTIMES
Durata: 92
Colore: C
Genere: DRAMMATICO COMMEDIA
Specifiche tecniche: 35 MM. (1:85) DOLBY SR
Produzione: FLACH FILM, CB FILMS, CANAL+, CENTRE NATIONAL DE LA CINEMATOGRAPHIE, FRANCE TELEVISION IMAGES 2, LE STUDIO CANAL+, STUDIO IMAGES 2, ARTE FRANCE CINEMA
Distribuzione: SHARADA DISTRIBUZIONE
NOTE
REVISIONE MINISTERO GENNAIO 2003
PRESENTATO ALLA "QUINZAINE DES REALIZATEURS" AL FESTIVAL DI CANNES 2002.
SELEZIONI MUSICALI DI PASCALE CHAVANCE.
SUPERVISORE MUSICALE: MATHIAS BERNARD.
CRITICA
"Provate a immaginare una materia come quella di 'Sex is comedy' in mano a Woody Allen anziché alla pur brava e intelligente regista francese Catherine Breillat. Pare di assistere proprio alla quintessenza di quell'intellettualismo in ridicolo di 'Hollywood Ending'. (...) Entrambi i registi, fatte le debite proporzioni, parlano di sé nei rispettivi film. Allen minore quanto vi pare ma comunque Allen. Breillat, tediando per tutto il tempo e con una matta di regista chiaramente alter ego e interpretata da Anne Parillaud (...) Malgrado il titolo, 'comedy' zero". (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 17 maggio 2002)
"Interamente costruito su questo conflitto, esplorato con puntiglio e verbosità talvolta esasperanti, 'Sex is Comedy' procede implacabile verso il crescendo finale, quando un fallo finto restituisce baldanza al protagonista, come una maschera più vera del vero, mentre la sua partner raggiunge finalmente l'abbandono necessario a trasmettere una vera emozione, sul set come in platea. Si esce turbati: anche il cinema dunque, pirandellianamente, è una stanza della tortura. Saperlo lo sapevamo, ma nessuno lo aveva ancora mostrato con tanta programmatica sgradevolezza". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 3 gennaio 2003)
"Nella continua messa-in-abisso che dialettizza film falso e film vero, regista autentica e regista della finzione, 'Sex is Comedy' prende poco a poco l'aspetto di una seduta di (auto)terapia. Spinta dall'urgenza di dire quel che le preme, Catherine si lascia andare a qualche eccesso di parola; però la sua sincerità è fuori di dubbio, la sua determinazione ammirevole. (...) Mentre vampirizza personaggi e attori, Catherine non esita a esporsi, a porre anche se stessa sotto lo stesso sguardo lucido e crudele, impietoso, fragile e tuttavia colorato di sottile ironia. Si tratti pure di un atto liberatorio personale dell'autrice, ma un film così ha parecchie cose da dire sul cinema e non solo su quello". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 4 gennaio 2003)
"'Sex is comedy' è un ripensamento sul cinema e un atto di amore e di odio verso gli attori. Inizia con una scena d'amore nudi su una spiaggia d'inverno, continua con un atto di guerra verso gli attori maschi protervi e un affetto non traslato per l'aiuto regista; finisce con un tenero abbraccio femminile e materno: 'L'attore è donna'". (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 17 maggio 2002)