Sette giorni a maggio

Seven Days in May

USA 1964
Il Presidente degli Stati Uniti, firmando un trattato con l'URSS per la distruzione delle armi nucleari, si è alienato il favore di larghe masse di cittadini. Il generale Scott, Capo di Stato Maggiore del Pentagono, un uomo popolarissimo ed ambizioso, progetta segretamente di impadronirsi del potere per denunciare il trattato, esiziale, a suo avviso, per la sopravvivenza degli Stati Uniti. Il suo aiutante, il colonnello Casey, scopre per caso il complotto. Combattuto tra il dovere di obbedienza e l'obbligo di lealtà verso la Costituzione, egli decide infine di rivelare tutto ciò che sa al Presidente. Aiutato da pochi fedeli, il Presidente viene in possesso di prove irrefutabili del tradimento cui partecipano molti alti ufficiali del Pentagono. La lotta si rivela impari ma, alla fine, il Presidente avrà la vittoria in nome degli ideali democratici che hanno sempre guidato la nazione americana e costringerà gli ufficiali ribelli a dimettersi.
SCHEDA FILM

Regia: John Frankenheimer

Attori: Burt Lancaster - Gen. James Mattoon Scott, Kirk Douglas - Col. Martin 'Jiggs' Casey, Fredric March - Presidente Jordan Lyman, Ava Gardner - Eleanor 'Ellie' Holbrook, Edmond O'Brien - Sen. Raymond Clark, Martin Balsam - Paul Girard, Andrew Duggan - Col. William 'Mutt' Henderson, Hugh Marlowe - Harold McPherson, Whit Bissell - Sen. Frederick Prentice, Helen Kleeb - Esther Townsend, George Macready - Christopher Todd, Richard Anderson - Col. Murdock, John Larkin (VI) - Col. John Broderick, Bart Burns - Art Corwin

Soggetto: Charles W. Bailey II, Fletcher Knebel

Sceneggiatura: Rod Serling

Fotografia: Ellsworth Fredericks

Musiche: Jerry Goldsmith

Montaggio: Ferris Webster

Scenografia: Cary Odell

Costumi: Angela Alexander, Wesley Jeffries, Sid Mintz

Durata: 117

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM

Tratto da: Romanzo omonimo di Fletcher Knebel e Charles W. Bailey II

Produzione: JOEL PRODUCTIONS, SEVEN ARTS PRODUCTIONS

Distribuzione: PARAMOUNT

NOTE
- DAVID DI DONATELLO 1964 PER MIGLIORE ATTORE STRANIERO A FREDRIC MARCH.

- GOLDEN GLOBE 1965 PER IL MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA A EDMOND O'BRIEN
CRITICA
"Il film, in cui la fantasia è strettamente e abilmente legata alla realtà politica dei nostri giorni, è realizzato con vigore e con abile crescendo drammatico. Prestano la loro consumata esperienza quattro tra i migliori attori del cinema americano. Fotografia e commento musicale contribuiscono validamente alla dignità formale dell'opera." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 55, 1964)