Giulia, giovane e affascinante ragazza, si fa corteggiare da Toni, uomo d'affari con pochi scrupoli, sposato. Escono insieme e all'inizio, quando lui le chiede incontri più intimi, lei si ritrae spaventata. Solo più avanti, accetta di diventarne l'amante. Toni si dimostra gentile ma non vuole saperne di vederla sul lavoro o in occasioni che indica lui stesso. Giulia tuttavia insiste, Toni la presenta allora come sua segretaria ma, quando sono soli, comincia ad offenderla pesantemente. Si lasciano, lui poi torna, le regala una macchina, la accompagna dal medico. Giulia ha un lieve malanno che le impedisce di avere rapporti. Toni le chiede allora di comportarsi diversamente, e lei in quel momento rivede nel viso di lui uno di quelli che tempo prima l'avevano circondata e costretta a subire uno stupro. Da quel momento lei medita di vendicarsi, e, quando trova il momento, con la complicità della madre, uccide Toni e lo rinchiude in una valigia. Scoperta, Giulia viene arrestata e, con uno stratagemma, fatta confessare. Al processo viene condannata a 24 anni di carcere.
SCHEDA FILM
Regia: Luciano Odorisio
Attori: Anita Caprioli - Giulia D'Amelio, Ennio Fantastichini - Toni Aragona, Massimo Bonetti - Commissario De Paola, Antonino Iuorio - Casciani, Sergio Sivori - Giorgio
Soggetto: Luciano Odorisio
Sceneggiatura: Luciano Odorisio, Sergio Donati
Fotografia: Pasquale Rachini
Musiche: Umberto Smaila, Silvio Amato
Montaggio: Giogiò Franchini
Scenografia: Antonio di Pace - assistente
Durata: 90
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Produzione: GIANNI MINERVINI
Distribuzione: WARNER BROS ITALIA
CRITICA
"Basato su un vero fatto di cronaca, il ritorno di Odorisio al grande schermo trova il suo punto di forza solo nella bravissima e promettente Anita Caprioli: il resto è davvero 'senza movente', se non quello della malcelata appartenenza al poco esaltante panorama della fiction tv". (Carlo Avondola, 'Segnocinema', settembre / ottobre 2000)
"Racchiuso nell'aurea durata dei 90 minuti, 'Senza movente' si distingue per il montaggio serrato e la bella prova degli interpreti, non solo di Anita Caprioli, che fa di Giulia un curioso mix di sfrontatezza sessuale e malinconia giovanile, ma anche di Ennio Fantastichini, l'uomo sposato che aveva assunto la ragazza come amante, e dei poliziotti (l'uno buono, l'altro cattivo) Massimo Bonetti e Antonino luorio. Peccato che la terrificante colonna sonora rovini qua e là la compattezza del film, insieme a qualche sottolineatura di troppo nell'epilogo. Ma fossero questi i difetti del nostro cinema..." (Michele Anselmi, 'L'Unità', 30 agosto 1999)