Nell'arco di sei stagioni, le storie incrociate di quattro personaggi, ciascuno rappresentativo di una diversa età della vita. A sovvertire l'inverno perenne in cui vive l'architetto cinquantenne Andrea è l'incontro con la studentessa Hikma, che gli ricorda la moglie Sofia, morta in circostanze oscure. Ripudiata dal fratello, un ristoratore di origine maghrebina, dopo essere rimasta incinta del trentenne Riccardo - già sposato con Rosanna, circa dieci anni più grande di lui - Hikma viene ospitata da Andrea, a cui insegna a prendersi cura del giardino che circonda la sua grande villa al mare. Andrea sviluppa un inconfessato sentimento, assai vicino all'amore: la seconda primavera della storia è per lui una nuova stagione di passioni. Ma quando Riccardo ritorna da Hikma - dopo un periodo di riavvicinamento alla moglie - Andrea si sa fare da parte: il suo rammarico è però attenuato dalla consapevolezza di essere ritornato alla vita.
SCHEDA FILM
Regia: Francesco Calogero
Attori: Claudio Botosso - Andrea Ricoli, Desirée Noferini - Hikma Bouchri, Angelo Campolo - Riccardo Minisi, Anita Kravos - Rosanna Salvago, Nino Frassica - Giovanni Maggiari, Hedy Krissane - Nabil Bouchri, Tiziana Lodato - Pia, Gianluca Cesale - Michele, Antonio Alveario - Vito, Monia Alfieri - Marina, Livio Bisignano - Giacomo
Soggetto: Francesco Calogero
Sceneggiatura: Francesco Calogero
Fotografia: Giulio Pietromarchi
Musiche: Sandro Di Stefano
Montaggio: Mirco Garrone
Scenografia: Antonio Virgilio
Costumi: Antonella Zito
Suono: Federico Ricci
Durata: 108
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: HD
Produzione: MIA ARFUSO, FRANCESCO CALOGERO PER POLITTICO
Distribuzione: MARIPOSA CINEMATOGRAFICA (2016)
Data uscita: 2016-02-04
TRAILER
NOTE
- REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON: REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TURISMO SPORT E SPETTACOLO, SICILIA FILM COMMISSION, REGIONE LAZIO-FONDO REGIONALE PER IL CINEMA E L'AUDIOVOSISVO,; IN ASSOCIAZIONE CON: UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MESSINA, ARGO SOFTWARE, AGRIPLAST (AI SENSI DELLE NORME SUL TAX CREDIT); CON IL PATROCINIO DELL'ORDINE DEGLI ARCHITETTI PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI MESSINA.
- CANDIDATO AL NASTRO D'ARGENTO 2016 PER IL MIGLIOR SOGGETTO.
CRITICA
"Lo avevamo un po' perso di vista dopo i film realizzati tra gli anni 80 e 90, così originali e carichi di promesse. E invece eccolo di ritorno con un lavoro dal titolo programmatico e beneaugurante, 'Seconda primavera'. Ma anche così fedele al suo modo di fare cinema da provocare una strana impressione. Come un messaggio, una musica tenue che viene da lontano ma forse è sempre stata lì, anche se non la sentivamo più. Parliamo di Francesco Calogero, messinese, classe 1957, autore inclassificabile di film personalissimi e sempre 'sottovoce' (...). Strane storie a cavallo fra Hitchcock e Rohmer, se riuscite a immaginare qualcosa di simile, sfibrati e a volte sfibranti ma sempre capaci di far germogliare qualcosa dentro lo spettatore. Attivo da una quindicina d'anni come regista lirico e documentarista, Calogero torna al cinema di finzione con un film così inattuale nei temi e nei modi (è un complimento), così estraneo ai generi e ai sapori forti di oggi, ma anche così inequivocabilmente suo, che sulle prime magari si fatica un po' a entrarvi. Salvo poi uscirne meditabondi, come se più che un film avessimo scoperto un giardino, con i suoi viali, i suoi profumi e le sue atmosfere che tocca a noi sentire e completare. (...) una complessa cornice di ambizioni artistico-lavorative, e capirete che il giallo o il racconto fantastico sono dietro l'angolo. Ma Calogero vira il tutto in una dimensione più segreta e insieme quotidiana, che fa di 'Seconda primavera' un'insinuante parabola sulle età della vita e le loro inattese ricchezze. Insolito, laborioso, tutt'altro che accattivante. Ma sottile e persistente, come certi profumi tenui che poi restano dentro." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 4 febbraio 2016)
"II siciliano Francesco Calogero fu nella seconda metà degli anni Ottanta una delle migliori promesse di un nuovo cinema italiano, per poi quasi abbandonare il cinema attivo e seguire altri percorsi, compresa la regia lirica e l'insegnamento. Rimbalza qui la sua cultura cinefila ('La donna che visse due volte'?) ma senza alterare più di tanto in senso intellettualistico una riflessione malinconico-crepuscolare autentica ma molto, molto debole." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 4 febbraio 2016)
"Cultura e sensibilità profonde non bastano a fare del buon cinema. 'Seconda primavera', mélo dei nostri tempi, si nutre delle migliori intenzioni da ogni punto di vista, ma purtroppo queste non sembrano giungere mai all'armonico traguardo di forma e contenuto. Se Fassbinder e Rohmer stanno inequivocabilmente nel sentimento artistico del regista, ciò non basta alla costituzione di un'opera che li evochi intrinsecamente. La carenza del film purtroppo colpisce narrazione, drammaturgia e impianto complessivo, con attori che non sembrano sempre a proprio agio." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 4 febbraio 2016)
"Quante frasi cioccolatino nel pretenzioso dramma di Francesco Calogero. (...) Succede poco mentre passano le stagioni. Per fortuna sono solo quattro." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 4 febbraio 2016)