SeaFood - Un pesce fuor d'acqua

SeaFood

CINA 2011
Il grazioso squalo bambù Pup scopre alcuni pescatori di frodo intenti a prelevare sacche di uova della sua specie. Scoraggiato per non essere riuscito a evitare il saccheggio, Pup chiede aiuto al suo amico squalo Julius e ad altri suo amici marini - la piovra inventrice Octo, la nevrotica pastinaca Spin, l'anziana tartaruga Mertle e altri - per cercare di recuperare il maltolto. La missione è molto difficile poiché si tratta di uscire dall'acqua ed entrare in una baracca/ristorante, ma grazie a una preziosa invenzione di Octo il gruppo tenterà l'impresa. Come se non bastasse, però, da una fabbrica inizia a fuoriuscire del liquame nero, derivante da rifiuti industriali velenosi, che minaccia la barriera corallina e tutta la vita marina...
SCHEDA FILM

Regia: Aun Hoe Goh

Sceneggiatura: Jeffrey Chiang

Altri titoli:

Sea Level

Fischen Impossible - Eine tierische Rettungsaktion

Durata: 93

Colore: C

Genere: ANIMAZIONE

Produzione: SILVER ANT, AL JAZEERA CHILDREN'S CHANNEL

Distribuzione: MOVIEMAX (2012)

Data uscita: 2012-05-04

TRAILER
CRITICA
"Il primo film d'animazione malese (coprodotto dal canale per bambini di Al Jazeera) è un cartoon destinato al pubblico dei più piccoli che dimostra di avere imparato bene la lezione degli americani: molta azione, 'spalle' comiche in stile Disney e una dose di morale ecologista. Saranno meno soddisfatti i cultori di Pixar & Co: se le morfologie dei personaggi sono simpatiche, l'animazione tridimensionale (però il film non è in 3D) al computer lascia a desiderare." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 4 maggio 2012)

"Dobbiamo ancora riprenderci dalla struggente animazione sudcoreana 'Leafie -La storia di un amore' che dall'Asia (il Miyazaki vintage de 'Il castello del cielo' è un fuoriclasse a parte) arriva un altro cartone dalle velleità commerciali. Ma è tutta un'altra musica: 'SeaFood - Un pesce fuor d'acqua' è un'avventura marina di produzione cino-malese fin troppo dipendente da 'Alla ricerca di Nemo' della Pixar (di cui scopiazza anche lo stile del logo iniziale) e 'Shark Tale' della DreamWorks. Più risate, o tentativi di comicità, che emozioni per le avventure del piccolo squalo maculato Pup, il quale decide di scoprire chi ha rubato le uova della sua nidiata partendo verso il mondo dei pericolosi esseri umani. (...) Il livello dei dialoghi e l'accuratezza dei fondali in computer animation sono, nonostante siamo in acqua, piuttosto terra-terra. Il risultato è comunque amabile." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 4 maggio 2012)

"Con tutti i vezzi del disegno animato. Ce li offre Aun Hoe Goh che l'animazione è andata a studiarla e a sperimentarla a Tokio alla scuola di tutti quei celebrati maestri. Naturalmente ha scelto una favoletta adatta a interessare i ragazzi (gliela produce, infatti, l'emittente Al Jazeera 'for children'), ma penso che anche gli adulti, per la gentilezza dei segni, possano seguirla con una certa simpatia. (...) Ai bambini e ai ragazzi, oltre ai graziosi panorami sottomarini, piacerà soprattutto quel lungo finale che vedrà i 'nostri' combattere e poi vincere il 'cattivo', il critico, però, tiene a segnalare i tratti umani con cui son sempre proposti quei simpatici animaletti, Pup prima afflitto poi battagliero finché, quasi asfissiato, non si sentirà come 'un pesce fuor d'acqua', Julius bonariamente goffo, una tartaruga anziana e sempre molto pessimista, altri pesci con espressioni anche truci. Si guardi come Aun Hoe Goh, grazie al digitale, ha giocato con i loro occhi. Ci 'raccontano' tutto, diventano, da soli, spettacolo." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo Roma', 4 maggio 2012)

"Dopo la Corea di 'Leafie' e il Giappone de 'Il castello nel cielo', ecco la Malesia di 'Seafood', giusto per ricordarci che l'animazione è universale; anche se qui si «copiano» un po' troppo i titoli alla 'Shark Tale'. Toh, vuoi vedere che il 3D non sempre è necessario?" (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 4 maggio 2012)

"Spiacerà a coloro che ormai han deciso di ribellarsi all'overdose di cartoni animati (ne fanno tanti perché costano poco). Questo ci arriva addirittura dalla Malesia e offre poco: una grafica di medio livello, due protagonisti poco simpatici e scontate polemiche ambientaliste." (Giorgio Carbone, 'Libero', 4 maggio 2012)