SE IO FOSSI ONESTO

ITALIA 1942
Il nipote di un ricco e nobile gentiluomo è stato condannato a tre mesi di prigione per una firma falsa su un assegno. Al momento di consegnarsi alla giustizia egli si fa sostituire da un ingegnere minerario, studiosissimo e senza un soldo, che per pochi biglietti da mille si presta quasi suo malgrado a quel rischioso servizio. Il ricco zio, che non conosce di persona il nipote, si impietosisce e scaduta la pena lo ospita in casa e si impegna a creargli un avvenire. Ma l'ospite è l'ingegnere, mentre il vero nipote che aveva preso il nome dell'ingegnere, viene ripescato in campagna da un cognato del nobiluomo che ha letto un suo volume e vuole consultarlo su certe questioni petrolifere. Tra, il creduto nipote e una sua cugina s'intesse un idillio; mentre il supposto ingegnere imbastisce un lucroso imbroglio. Alla fine tutto si accomoda e si risolve nel più lieto fine.
SCHEDA FILM

Regia: Carlo Ludovico Bragaglia

Attori: Vittorio De Sica - Ing. Pietro Kovach, Maria Mercader - Clara, Paolo Stoppa - Conte Paolo Vareghi, Sergio Tofano - Vittorio, Il Maggiordomo Del Conte Paolo, Virgilio Riento - Direttore Del Carcere, Guglielmo Barnabò - Barone Demetrio Vareghi, Jone Morino - Magda Englesh, Arturo Bragaglia - Conte Stefano Englesh, Clelia Matania - Paola, Armando Migliari - Giudice Vasani, Giuseppe Condorelli - Avvocato Mori, Domenico Serra - Maggiordomo Del Barone Vareghi, Lina Tartara Minora - Maddalena, Carlo Ludovico Bragaglia - Signore Nell'Ufficio Del Carcere, Angelo Dessy - Un Detenuto

Soggetto: Karolyne Aszlanyi

Sceneggiatura: Carlo Ludovico Bragaglia, Piero Tellini, Vittorio De Sica

Fotografia: Anchise Brizzi

Musiche: Mario Nascimbene

Montaggio: Mario Bonotti

Scenografia: Ottavio Scotti

Durata: 78

Genere: COMMEDIA

Produzione: VINCENZO GENESI E ATTILIO FATTORI PER NEMBO FILM

Distribuzione: ARTISTI ASSOCIATI

NOTE
SCENEGGIATORE NON ACCREDITATO: ALDO DE BENEDETTI.
MUSICA DIRETTA DA UGO GIACOMOZZI.
FILM GIRATO NEGLI STABILIMENTI TITANUS ALLA FARNESINA.
MARIA MERCADER E' DOPPIATA DA ROSETTA CALAVETTA.
CRITICA
" Questi film nei quali una trama ingegnosa, irta di trovate e di equivoci, si svolge in un immaginario paese di case novecento, di milionari, di maggiordomi sono ormai diventati una nostra specialità e difficilmente se ne vede uno veramente cattivo. (...)Il regista Bragaglia ha mostrato anche qui esattezza, misura e sicurezza di taglio, raggiungendo il suo intento, che era di divertire." (Guido Piovene, "Corriere della Sera, 4/03/1942)