SE CI SEI BATTI DUE COLPI

Nel 1780, un maggiore delle truppe di Giorgio Washington ha notizia di una congiura ordita contro il generalissimo. Fa circondare, di notte, la villa del capo della congiura, che viene data alle fiamme: durante questa operazione, due patrioti, un uomo e una donna, credendo di aver da fare con truppe ribelli, sparano sui soldati, e vengono uccisi. Il comandante, pensando si tratti di traditori, ordina che i cadaveri vengano gettati nel pozzo della villa, e pronuncia una terribile maledizione: i loro spiriti dovranno rimanere in eterno lì confinati, a meno che non venga dimostrata la loro innocenza. Centosessantacinque anni più tardi la villa viene ricostruita, in modo da riprodurre esattamente, anche nell'arredamento, l'antica abitazione settecentesca. Ma la quiete dei nuovi abitatori viene continuamente turbata da fenomeni spiritici: sono gli spiriti dei patrioti uccisi e ingiustamente lì confinati, che la notte penetrano nella villa alla ricerca di un documento, custodito in un vecchio orologio che dimostra la loro innocenza. Si tratta di una lettera autografa di Giorgio Washington, che con la collaborazione degli spiriti, viene infatti rintracciata. Dimostrata la loro innocenza, gli spiriti sono finalmente liberi e possono abbandonare la loro prigione terrena.