Un ristrettissimo numero di giovani (tre appunto) animano faticosamente ma caparbiamente una rete televisiva privata che si chiama "Teleocchio". Come si sa, le televisioni private "tirano avanti" grazie alle sovvenzioni che industrie, piccole e grandi, forniscono loro per le rispettive martellanti e fastidiose pubblicità. Inoltre, esse richiamano l'attenzione del pubblico attraverso personaggi famosi che spesso rispondono alle loro richieste. Infine, la televisione privata, divenuta ormai pericolosa antagonista della "televisione di Stato", ha rafforzato nella gente la moda maniacale di parlare davanti alla telecamera di problemi seri, ma anche di problemi frivoli. Ora succede che, a causa della scarsa pubblicità per i suoi prodotti, l'industria "Jammalat" non sovvenziona più la rete privata che è costretta a sospendere le trasmissioni. Gli animatori, però, (almeno Bruno) non si scoraggiano. E un giorno decidono di riprendere "in diretta" una scena che dovrebbe simboleggiare la loro condizione. La ripresa ha i suoi effetti positivi: infatti, il Presidente di una società denominata "Fratelli del Bene" risolleva la TV privata, la quale riesce anche ad avere la sigla della rock star Gianna Nannini.
SCHEDA FILM
Regia: Luciano Manuzzi
Attori: Alessandro Casagrande, Victor Cavallo - Bruno, Giorgio Celli, Giuseppina Galeazzi, Pietro Valsecchi - Marco, Ciro Severi, Silvana Natali, Lorella Morlotti - Maria, Pio Mazzotti, Antonio Viespoli, Chiara Bai
Soggetto: Luciano Manuzzi
Sceneggiatura: Luciano Manuzzi
Fotografia: Gianfranco Transunto
Musiche: Gianna Nannini
Montaggio: Gabriella Cristiani
Durata: 89
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANORAMICO TECHNICOLOR
Produzione: FICTION CINEMATOGRAFICA
Distribuzione: GAUMONT (1983)
CRITICA
Il film si presenta frettoloso e slegato, con episodi gratuiti e pretestuosi. (Segnalazioni Cinematografiche)