Di modesta famiglia, Charlie Simms è riuscito a frequentare un college elitario a Baird, vivono a Boston. Per guadagnare un po' di dollari, il giovane accetta di tener compagnia per un week-end a Frank Slade, un anziano colonnello, la cui nipote, con marito e figli, vuole passare altrove il Giorno del Ringraziamento. Prima di entrare in servizio, Charlie insieme ad un amico, George Willis Jr., ha assistito ai preparativi di uno scherzo contro il preside, che viene inondato da un liquido colorato. Il preside apre una inchiesta ed esige dai due testimoni i nomi dei colpevoli: se non li avrà, Charlie perderà la borsa di studio per Harward. Quanto a George, nulla potrà capitargli, perché il padre è uno dei finanziatori della Scuola. Intanto, i primi approcci con il colonnello sono difficili: Slade è cieco, scorbutico, beone ed aggressivo, parla solo di servizio militare e disciplina. In più, partiti i parenti, egli decide di divertirsi. Con l'aiuto di Charlie il colonnello vola a New York e prende una suite al Waldorf Astoria, noleggia una limusine con l'autista e frequenta ristoranti di lusso. Una notte, di ritorno da una fugace avventura, tenta di spararsi, perché si sente invecchiato e deluso. Charlie è solo, non ha accanto a se né padre, né patrigno (un bottegaio dell'Oregon), ma insiste nel non voler denunciare i compaagni, a costo di compromettere il proprio avvenire. Ma ecco presentarsi il colonnello Slade, che esaltando i ragazzi onesti e non delatori e ridimensionando quelli fortunati, strappa l'applauso degli allievi ed un verdetto favorevole dei professori.
SCHEDA FILM
Regia: Martin Brest
Attori: Al Pacino - Col. Frank Slade, Chris O'Donnell - Charlie Simms, Gabrielle Anwar - Donna, Richard Venture - W.R.Slade, Philip Seymour Hoffman - George Willis Jr., Rochelle Oliver - Gretchen, Bradley Whitford - Randy, Margaret Eginton - Gail, Tom Riis Farrell - Garry, Nicholas Sadler - Harry Havemeyer, Todd Louiso - Trent Potter, Gene Canfield - Manny, Frances Conroy - Christine Downes, Anh Doung - Sofia, Ron Eldard - Ufficiale Gore, Leonard Gaines - Freddie Bisco, David Lansbury - Michael, Jamies Rebhorn - Mr. Trask, Michael Santoro - Donny Rossi, Matt Smith (III) - Jimmy Jameson, June Squibb - Mrs. Hunsaker, Joseph Palmas - Bellhop, Sally Murphy - Karen Rossi, Julian Stein - Willie Rossi, Max Stein - Willie Rossi, Francie Swift - Hostess, Alyson Feldman - Francine Rossi, Peter Carew - Bootblack, Erika Feldman - Francine Rossi, Baxter Harris - George Willis, Mansoor Najeeullah - Skycap, J.T. Cromwell - Cameriere alla sala da ballo, William Beckwith - Maitre della Oak Room, Michel Simon - Cameriere alla Oak Room
Soggetto: Giovanni Arpino - novella, Ruggero Maccari - personaggi
Sceneggiatura: Bo Goldman
Fotografia: Donald E. Thorin
Musiche: Thomas Newman
Montaggio: William Steinkamp
Scenografia: Angelo Graham
Arredamento: George DeTitta Jr.
Costumi: Aude Bronson-Howard
Altri titoli:
Profumo di donna
Durata: 144
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI
Tratto da: Basato sulla novella di Giovanni Arpino "Il buio e il miele" e sul film italiano 'Profumo di donna' di Dino Risi.
Produzione: MARTIN BREST PER CITY LIGHT FILMS, UNIVERSAL PICTURES
Distribuzione: UIP (1993) - DEAN FILM, DE AGOSTINI, PANARECORD - LASERDISC: RCS FILM & TV, PIONEER ELECTONICS
NOTE
- OSCAR 1992 PER IL MIGLIOR ATTORE AD AL PACINO. IL FILM AVEVA LA NOMINATION ANCHE COME MIGLIOR FILM, REGIA E SCENEGGIATURA NON ORIGINALE.
- REVISIONE MINISTERO FEBBRAIO 1993
CRITICA
"Interminabile e retorico rifacimento made in Usa dell'omonimo film di Dino Risi, di cui non ha né la grazia né l'acutezza psicologica, anche se ha qualche momento toccante, come nella stupenda scena del tango. Con una delle scene madri più logorroiche della storia quel magnifico gigione di Al Pacino intontisce i giurati e si guadagna l'Oscar". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 28 agosto 2000)
'"Più che un remake è uno scippo. Un'appropriazione indebita. O un furto d'anima e di carne." (Gianni Canova, da Sette de 'Il Corriere della Sera')
"Conservato il personaggio centrale tutto segue facili schermi hollywoodiani. Climi tesi, comunque, e anche qualche graffio ironico." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo')