Un ispettore di Scoltand Yard viene accusato di corruzione e arrestato proprio mentre a Londra la 'squadra volante' è alle prese con una lunga serie di rapine a banche perpetrate con modalità singolari che denotano la presenza di una sola ma organizzatissima banda. L'ispettore Jack Regan, anche per non vanificare l'opera dell'amico,si dedica all'indagine con il massimo impegno aiutato dal vecchio sergente Carter.
SCHEDA FILM
Regia: Tom Clegg
Attori: John Thaw - Ispettore Jack Regan, Dennis Waterman - Detective George Carter, Denholm Elliott - Jupp, Ken Hutchison - Hill, Anna Gaël - Sig.ra Hill, Barry Stanton - Big John, John Flanagan - Willard, David Casey - Goodyear, Derrick O'Connor - Llewellyn, John Alkin - Detective Tom Daniels, James Warrior - Detective Jellyneck, Guy Standeven - Logan, Brian Gwaspari - White, Frederick Treves - McKyle, Johnny Shannon - Harry, John Lyons - Mead, Lynn Dearth - Sig.ra White, Brian Hall - Haughton, Michael J. Jackson - Soames, Fiona Mollison - Sig.ra Haughton, Anna Nygh - Shirley Hicks, Nigel Hawthorne - Dilke, Lewis Flander - Gorran, Sarah Atkinson - Sig.ra Mead
Soggetto: Ian Kennedy Martin - serie tv
Sceneggiatura: Troy Kennedy-Martin
Fotografia: Dusty Miller
Musiche: Tony Hatch
Montaggio: Chris Burt
Durata: 106
Colore: C
Genere: POLIZIESCO
Specifiche tecniche: PANORAMICO, 35 MM
Tratto da: serie TV "The Sweeney"
Produzione: TED CHILDS PER LA EUSTON FILMS (LONDRA)
Distribuzione: GOLD PEC (1979) - SKORPION ENTERTAINMENT
CRITICA
"E' importante prenotare che il titolo italiano non ha nulla a che vedere con il titolo originale 'Sweeney 2' (dato che esiste un 'Sweeney' fatto nel 1976 da David Wickers), termine popolare riservato ai poliziotti dell'ispettore televisivo Regan, la cui caratteristica, in realtà, è di essere integerrimo, paternalista con i suoi dipendenti, coraggioso, disposto a qualche buon bicchiere di birra o a qualche appuntamento galante 'fuori servizio': tutt'altro che un bastardo, in poche parole. Il film, tipicamente inglese, unisce intelligenza della costruzione e la regolarità della regia al sornione umorismo della narrazione che solo nelle scene finali presenta qualche scena drammatica, rapida ma anche cruda." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 88, 1978)