Il documentario ha come protagonisti le detenute, i detenuti e gli agenti della polizia penitenziaria che in primo piano, guardando nell'obiettivo della telecamera, raccontano in modo naturale la quotidianità della loro vita in carcere: dal giorno del loro arrivo alle difficoltà di convivenza in una situazione di grave sovraffollamento, alla carenza di personale di sorveglianza. Il film mostra la mancanza di supporto psicologico sia per gli agenti che per i detenuti, le condizioni igieniche e sanitarie, la graduale spersonalizzazione, il lento trascorrere del tempo - chiusi per 22 ore in celle minuscole da dividere in tre - i turni stressanti degli agenti, da soli a sorvegliare sezioni di 60/70 detenuti. Allo stesso tempo, però, i detenuti parlano anche del disegno, della musica e del teatro come forme di "evasione e liberazione", della loro paura del reinserimento una volta fuori dal carcere, privi di adeguata formazione. "Sbarre" si propone di rappresentare e di fare uscire da quelle mura i racconti, i volti e le voci di una sofferenza, e vuole porsi come contributo a una riflessione necessaria affinché le condizioni di vita nelle carceri italiane possano raggiungere i livelli di civiltà richiesti con grande urgenza dall'Unione Europea.
SCHEDA FILM
Regia: Daniele Segre
Durata: 52
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO
Specifiche tecniche: HD
Produzione: CSC PRODUCTION IN COLLABORAZIONE CON RAI CINEMA
NOTE
- IL FILM È STATO REALIZZATO NELL'AMBITO DEL LABORATORIO DIDATTICO A CURA DI DANIELE SEGRE, ORGANIZZATO DAL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA, GRAZIE ALLA DISPONIBILITÀ DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA, PROVVEDITORE DELL'AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA DELLA REGIONE TOSCANA E NUOVO COMPLESSO PENITENZIARIO DI FIRENZE SOLLICCIANO.