A New York, presso la High School of Performing Arts di Manhattan si svolgono le audizioni dei numerosissimi giovani aspiranti a divenire ballerini, cantanti, attori, musicisti in vario modo. I selezionatori, assai severi, non si lasciano ingannare né dall'audacia di alcuni né dalla timidezza di altri; non danno peso ai racconti di già avvenuti successi e alle numerose bugie. Nonostante le molte eliminazioni, gli ammessi sono numerosi ed ha inizio lo studio che durerà quattro anni. I ragazzi e le ragazze non tardano a scoprire che dovranno continuare gli studi normali e, per quanto concerne le materie tipiche della scuola, una "Università dell'arte", non potranno limitarsi alla specialità sognata, ma dovranno eccellere in tutte le specialistiche discipline. Appaiono così i ribelli: il portoricano Leroy che riuscirà a concludere nonostante le continue lotte con una docente; la viziata Lisa, aspirante ballerina che verrà espulsa. Bruno Martelli, figlio di un tassinaro, rinuncerà alle sofisticherie dell'elettronica, legherà con Coco. Doris Finsecker, timida e complessata per il fatto di essere ebrea, guadagnerà fiducia in se stessa, ridimensionerà l'ossessiva madre, aiuterà l'altrettanto timido Montgomery e appoggerà Ralph Bunsky il quale scoprirà il proprio talento di "intrattenitore", ma avrà bisogno dei consigli di Montgomery quando andrà troppo oltre. Il corso si conclude con uno spettacolo corale e vario che dimostra l'alta professionalità raggiunta dagli alunni. Fuori il mondo li attende: quale sarà il loro destino? Raggiungeranno la sospirata fama? Solo una cosa è certa: la dura scuola li ha fatti maturare.
SCHEDA FILM
Regia: Alan Parker
Attori: Irene Cara - Coco Hernandez, Lee Curreri - Bruno Martelli, Laura Dean - Liza Monroe, Antonia Franceschi - Hilary van Doren, Boyd Gaines - Michael, Albert Hague - Prof. Shorofsky, Tresa Hughes - Sig.ra Naomi Finsecker, Steve Inwood - François Lafete, Paul McCrane - Montgomery MacNeil, Anne Meara - Professoressa Elizabeth Sherwood, Joanna Merlin - Miss Berg, Barry Miller - Ralph Garcey, Gene Anthony Ray - Leroy Johnson, Maureen Teefy - Doris Finsecker, Debbie Allen - Prof. Lydia Grant, Cindy Canvelas - Cindy, Meg Tilly - Ballerina, Nicholas Bunin - Bunsky, Eric Brockington - Plump Eric, Bill Britten - Sig. England, Eddie Barth - Angelo, Richard Belzer - Conferenziere, Nora Catrone - Ballerina
Soggetto: Christopher Gore
Sceneggiatura: Christopher Gore
Fotografia: Michael Seresin
Musiche: Michael Gore
Montaggio: Gerry Hambling
Scenografia: Geoffrey Kirkland, Ed Wittstein
Costumi: Ellen Mirojnick, Kristi Zea
Altri titoli:
Hot Lunch
Durata: 133
Colore: C
Genere: MUSICALE COMMEDIA
Specifiche tecniche: METROCOLOR
Produzione: DAVID DE SILVA E ALAN MARSHALL PER MGM
Distribuzione: CIC - VHS: MGM HOME ENTERTAINMENT - DVD: WARNER HOME VIDEO (2009); BLU-RAY: WARNER HOME VIDEO (2012)
NOTE
- OSCAR PER LA MIGLIOR COLONNA SONORA, MIGLIOR CANZONE "FAME", DI CHRISTOPHER GORE E DEAN PITCHFORD (1980).
CRITICA
"Più che il notissimo 'Fuga di mezzanotte' (due Oscar e sei candidature), l'inglese Alan Parker qui è in un certo modo tornato alla formula del primo dei suoi tre lungometraggi, il 'Piccoli gangster' ('Bugsy Malone') di cui si recupera la coralità, l'ambiente giovanile, il miscuglio di realtà e di fantasia, di commedia musicale e, nello stesso tempo, di dramma psicologico, esistenziale, sociale, professionale. La parentela, tuttavia, non va accentuata poiché, pur possedento 'Piccoli gangster' qualità insolite (passate per molti inosservate a casusa della sua stravaganza e anche per il fatto che si trattava di un'opera prima), questo terzo film va ben oltre sotto tutti i punti di vista. La dote più vistosa è l'equilibrio tra le sue diverse dimensioni (quella corale e quella individuale), tra i suoi molteplici generi (commedia e dramma), tra gli interessi offerti allo spettatore attento, tra il mondo della scuola e quello della società, tra le musiche e le coreografie (che spaziano dal classico alla modernità scapigliata). Alcune sequenze, inoltre, sono da antologia, come quelle più chiassose e corali (ad esempio quella del ballo improvvisato in mezzo alla strada e quella stupenda dell'esibizione finale come fine-corso)". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 90, 1981).