SARAI IL MIO AMORE

Sono numerosi, nella Londra ottocentesca, i cafés-concerts e i music-halls, dove alla danza si sposano le facili canzoni, che diventano in breve popolari. Ma il vantaggio, che i compositori ricavano dai loro successi, è minimo; poiché audaci pirati s'impadroniscono delle loro composizioni, ristampandole alla macchia. Con l'appoggio della più celebrata canzonettista del momento, un giovane provinciale, venuto a Londra a cercar fortuna, dichiara guerra ai pirati, e fonda una società editrice, che dà sulle prime buoni risultati. Ma la concorrenza sleale cagiona alla società gravi perdite e il giovane editore è sul punto di capitolare, quando l'amore della canzonettista gli infonde nuovo ardire. Intanto viene a morire prematuramente il più celebrato degli autori di canzoni, e lascia la vedova nella più squallida miseria. Il triste caso offre al deputato O'Connor l'occasione di sollevare, ai Comuni, la questione dei diritti d'autore e della loro difesa. Viene presentato, a questo effetto, un disegno di legge, che è approvato. La battaglia è vinta; il regno dei pirati è finito.