Carlo VII, re di Francia, ha un sogno ricorrente: gli appare Santa Giovanna d'Arco che gli racconta la sua storia. Spinta da voci celesti, la donna ha lottato per il Delfino di Francia, scuotendolo dal torpore e portandolo all'incoronazione. Ma, una volta re, Carlo l'ha cacciata dalla sua corte e la Pulzella ha continuato a lottare da sola per la sua patria. Catturata, Giovanna si vuole mostrare sottomessa alla Chiesa e davanti al tribunale ecclesiastico ritratta tutto ciò per cui aveva lottato e in cui aveva creduto. Ma nonostante questo, viene condannata alla prigionia perpetua. Giovanna si ribella e viene condannata a morte e uccisa dagli inglesi su un rogo, prima che la sua condanna venga ratificata...
SCHEDA FILM
Regia: Otto Preminger
Attori: Jean Seberg - Giovanna D'Arco, Richard Widmark - Il Delfino/Carlo VII, Richard Todd - Dunois, Anton Walbrook - Cauchon, il vescovo di Beauvais, John Gielgud - Conte di Warwick, Felix Aylmer - Inquisitore, Archie Duncan - Robert de Beaudricourt, Harry Andrews - Jean de Stogumber, Margot Grahame - Duchessa de la Tremouille, Barry Jones - De Courcelles, Francis De Wolff - La Tremouille, Finlay Currie - Arcivescovo Di Reims, David Oaxley - Giles de Rais, 'Barbablu', Patrick Barr - Capitano La Hire, Kenneth Haigh - Fratello Martin Ladvenu, Bernard Miles - Il carnefice, David Langton - Capitano delle Guardie di Warwick, Sydney Bromley - Servo di Beaudricourt, Victor Maddern - Soldato inglese
Soggetto: George Bernard Shaw - dramma teatrale, Graham Greene
Sceneggiatura: Graham Greene
Fotografia: Georges Périnal
Musiche: Mischa Spoliansky
Montaggio: Helga Cranston
Scenografia: Roger K. Furse
Costumi: John McCorry
Altri titoli:
Die heilige Johanna
Sainte Jeanne
Durata: 110
Colore: B/N
Genere: DRAMMATICO
Tratto da: dramma teatrale di George Bernard Shaw
Produzione: OTTO PREMINGER PER WHEEL PRODUCTIONS
Distribuzione: DEAR - PLAYTIME
CRITICA
"Il film ha i limiti, l'impostazione, la forza polemica del testo teatrale. La trasposizione cinematografica è fatta con abilità; ciò-nondimeno il film deve al lucido ed appassionato dialogo dell'opera teatrale buona parte della sua vivacità. Movimenti di macchina, escursioni in campo aperto, interpolazioni descrittive danno sufficiente respiro al lavoro, che si vale di un'interpretazione dignitosa e accurata. Widmark è però un Carlo di Francia troppo buffonesco; la protagonista solo a tratti assurge ad una recitazione intensa e suggestiva. Raffinate la scenografia e la fotografia; buono il commento musicale." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 42, 1957)