TRAMA BREVE
Abbie e Robert sono due grandissimi amici con molto in comune: un atteggiamento gioioso e anticonformista nei confronti della vita, spirito ed intelligenza uniti ad un'impulsività avvincente e ad una terribile sfortuna in amore. Formerebbero una coppia perfetta ma un particolare impedisce loro di guardarsi con romanticismo: Robert è gay. Un giorno però, ubriachi per via di un evento inatteso, i due finiscono a letto e la notte d'amore li rende genitori. Un mondo del tutto nuovo si apre per loro e, per il bene del figlio Sam, Abbie e Robert decidono di vivere insieme come una vera famiglia finché Abbie non incontra Ben ....
TRAMA LUNGA
Istruttrice di yoga a Los Angeles, Abbie ha appena finito con rammarico una relazione con l'architetto Kevin. Sentendosi in quel momento della vita in cui ci si chiede se si incontrerà mai la persona con cui condividere il futuro e avere un figlio, Abbie cerca sostegno nel suo migliore amico, Robert, un paesaggista gay, che abita nella dependance di una villa degli amici Vernon e Ashby. Anche Robert è reduce da alcuni insuccessi amorosi. La morte poi di un caro amico comune avvicina ancora di più i due. Affogando il loro dolore nei cocktail, Abbie e Robert finiscono per avere un rapporto del tutto inatteso. La circostanza li induce a non vedersi per qualche tempo, finché Abbie non scopre di essere incinta. David, amico di entrambi, consiglia a Robert di essere molto cauto di fronte a questa paternità e alla decisione di vivere con Abbie. Arrivano a Los Angeles i genitori di Robert, e la madre Helen è entusiasta della notizia, mentre il padre Richard assume un atteggiamento più distaccato. Mentre Robert continua a frequentare altri amici con cui trascorre la notte, Sam, il figlio, cresce e ora, a sei anni, è intelligente e sicuro di sé. Un giorno Ben, banchiere di New York in trasferta a Los Angeles, si ritrova nella palestra di Abbie e tra i due nasce un'intesa. Robert sopporta con disappunto la presenza di Ben a fianco di Abbie e di Sam. Così, dopo altre incertezze, capisce di dover prendere la decisione finale: Sam starà con lui, perché hanno imparato il reciproco rispetto, e la vicinanza servirà ad arricchire l'uno e l'altro.
SCHEDA FILM
Regia: John Schlesinger
Attori: Madonna - Abbie, Rupert Everett - Robert, Benjamin Bratt - Ben, Michael Vartan - Kevin, Malcolm Stumpf - Sam, Neil Patrick Harris - David, Illeana Douglas - Elizabeth Ryder, Josef Sommer - Richard Whittaker, Lynn Redgrave - Helen Whittaker, Stacy Edwards - Finn, Suzanne Krull - Annabel, Mark Valley - Cardiologo, Fran Bennett - Giudice, Ricki Lopez - Angel, Ramiro Fabian - Flavio, William Mesnik - Ashby, Irene Roseen - Lena, Tiffany Paulsen - Giovane Madre, Jack Betts - Vernon
Soggetto: Tom Ropelewski
Sceneggiatura: Tom Ropelewski
Fotografia: Elliot Davis
Musiche: Madonna , Gabriel Yared
Montaggio: Peter Honess
Scenografia: Howard Cummings
Costumi: Ruth Myers
Altri titoli:
The Red Curtain
Durata: 97
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Produzione: LESLIE DIXON, LINNE RADMIN, TOM ROSENBERG PER LAKESHORE ENTERTAINMENT, PARAMOUNT PICTURES
Distribuzione: MEDUSA (2000) - DVD MEDUSA
CRITICA
"Fatto salvo l'interesse antropologico, però, bisogna dire che 'Sai che c'è di nuovo?' lascia allibiti per la sua nullità. Tanto più strana viste le forze coinvolte nella produzione: due star molto attente alla propria immagine e un regista come John Schlesinger che si è conquistato un posto d'onore nelle storie del cinema. (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 16 aprile 2000)
"In questa commedia d'interni che fa il verso al genere sofisticato della vecchia Hollywood, aggiornando il comune senso del pudore e della parolaccia, latita proprio la sceneggiatura, che fa, su uno spunto buono, esercizi di 'understatement', sbandando poi nel melò alla Douglas Sirk senza ritrovare l'humour e senza coniugarlo al dramma. La storia, che promette una doppia sorpresa, è artefatta, finta di sentimenti e non molto sentita neppure dagli attori: meglio i comprimari dei due protagonisti, Madonna ed Everett, mono espressivi costretti a ripetere i cliché". (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 13 aprile 2000)
"Ha vinto l'umorismo, davanti al sentimento, e alla drammatica (cercando di limare il dramma) attualità dei gay in cerca di paternità. Insomma, coi brutti film che corrono, un'ora e mezzo ben spesa. E poi Rupert Everett è un portento. Anche se, abituato a certe frequentazioni, di femmine deve avere un ricordo piuttosto vago. Altrimenti, guardando estasiato Madonna, non gli scapperebbe mai detto: 'Sei la donna più bella che io conosca'". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 17 aprile 2000)
"Poche attrici sono meno credibili di Madonna: e questo si sapeva. Ma da questo sconclusionato polpettone, commedia nel primo tempo, 'Kramer contro Kramer' ('Perry Mason'?) nel secondo, anche Rupert esce a pezzi". (Paolo Mereghetti, 'Io Donna', 29 aprile 2000).