Alla fine della seconda guerra mondiale, tre ufficiali giapponesi nascondono un tesoro in una caverna, nella jungla dell'isola di Luzon, nelle Filippine. Trentacinque anni dopo, un losco avventuriero americano, Rex Larson, organizza una spedizione per recuperare l'oro, avvalendosi dell'aiuto dell'unico ufficiale sopravvissuto dei tre giapponesi, facendosi finanziare da Mr. Jefferson, che lo segue nella spedizione insieme alla figlia, Janis, e a Mark Forrest, un reduce della guerra di Corea esperto della jungla. In realtà, per un'antica rivalità, Forrest e Larsen, sono nemici fra di loro, ma ciò nonostante il viaggio comincia ugualmente. Ben presto cominciano fatti misteriosi: muore un portatore, muore anche Maria, una ex fiamma di Mark, scompare Larsen; alla fine, ad avvicinarsi alla grotta, restano solo Jefferson, sua figlia e Mark. Ma anche Jefferson cade in una trappola e muore; nella grotta, Mark e Janis scopriranno che lo spietato è Larsen, che per avidità vuole restare l'unico padrone dell'oro, ma l'avventuriero, nel tentativo di uccidere i due, muore anch'egli. Mark e Janis, lasciato l'oro nella grotta, torneranno indietro, insieme ed innamorati.
SCHEDA FILM
Regia: Alan Birkinshaw
Attori: Stuart Whitman - Mark Forrest, Edmund Purdom - Rex Larson, Woody Strode - Cal, Laura Gemser - Maria, Glynis Barber - Janicde Jefferson, Harold Sakata - Tobachi, David De Martyn - Douglas Jefferson, Mike Cohen - Capitano della nave, Junix Nocian - Fernando
Soggetto: Bill James, Dick Randall
Sceneggiatura: Alan Birkinshaw, Bill James
Fotografia: Roberto Forges Davanzati
Musiche: Francesco De Masi
Montaggio: Roger Cook
Scenografia: Ruben Arthur Nicdao
Altri titoli:
Invaders of the Lost Gold
Durata: 88
Colore: C
Genere: AVVENTURA
Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI
Produzione: SPECTACULAR TRADING
Distribuzione: INDIPENDENTI REGIONALI (1983)
CRITICA
Di horror ce n'è ben poco. In compenso c'è una spedizione di buoni e di cattivi nella jungla filippina alla volta di un tesoro nascosto. Una scemaggine dietro l'altra, senza alcuna pietà per lo spettatore: forse è qua il vero orrore. (Segnocinema).