A Parigi due bande rivali sono in lotta: l'una capeggiata da una strana vecchia americana, con accoliti pronti a tutto (delitti compresi), l'altra composta da Marc e dal suo amico tedesco Hans (un ex medico), i quali hanno perduto sul lavoro il terzo socio, Jean. Tutti sono interessati a rubare in un laboratorio segreto un certo antidoto, il solo possibile contro il virus S.T.B.O., diffusosi nel mondo, che attacca tutti coloro "che fanno l'amore senza Amore". Marc e Hans ingaggiano il giovane Alex, figlio del socio defunto, appena uscito di galera: un ventriloquo imbattibile nel gioco delle tre carte agli angoli della strada, innamorato di Lise, il quale però è deciso a cambiar vita. Fatto il colpo, a quanto gli viene assicurato, potrà fuggire in Svizzera. Con Marc convive l'amante Anne - una donna molto più giovane di lui - ed Alex ne è come affascinato, anche se lei è attaccatissima al suo uomo. Nella sparatoria che segue il colpo, in cui sono implicati tutti i rivali desiderosi di impossessarsi dell'antidoto, Alex viene ferito a morte ma cercherà di arrivare all'appuntamento con Lisa, che lo attende in un piccolo aeroporto...
SCHEDA FILM
Regia: Léos Carax
Attori: Michel Piccoli - Marc, Juliette Binoche - Anne, Denis Lavant - Alex, Hans Meyer - Hans, Julie Delpy - Lise, Carroll Brooks - Americana, Hugo Pratt - Boris, Mireille Perrier - Giovane madre, Serge Reggiani - Charlie, Jérôme Zucca - Thomas
Soggetto: Carol Equer
Sceneggiatura: Léos Carax
Fotografia: Jean-Yves Escoffier
Musiche: Benjamin Britten, Sergei Prokofiev
Montaggio: Nelly Quettier
Scenografia: Jacques Dubus, Thomas Peckre, Michel Vandestien
Arredamento: Bernard Léonard
Costumi: Dominique Gregogna, Martine Métert, Robert Nardone
Effetti: Guy Trielli
Altri titoli:
Bad Blood
Die Nacht ist jung
Mala sangre
The Night Is Young
Böses Blut
Durata: 125
Colore: C
Genere: NOIR
Specifiche tecniche: PANORAMICA - FUJICOLOR
Produzione: LES FILMS PLAINT CHANT, SOPRO FILMS, FR3 FILM PRODUCTION, UNITE 3, C.N.C.
Distribuzione: CECCHI GORI CLASSIC (1988) - DOMOVIDEO
NOTE
- PRESENTATO IN CONCORSO AL 37. FESTIVAL DI BERLINO (1987), DOVE LÉOS CARAX HA RICEVUTO IL PREMIO ALFRED BAUER E UNA MENZIONE SPECIALE DEL PREMIO C.I.C.A.E.
CRITICA
"Un'opera ostica, un po' confusa, spesso interessante, ma anche con notevoli difetti: è un «noir», ispirato alle maniere e ai ritmi registici di certi classici francesi, con in più frequenti e palpabili citazioni godardiane. Il soggetto e la tessitura narrativa non brillano certo per chiarezza (...). Il regista fa un enorme sfoggio di bravura, con non pochi esiti sul piano culturale, restando sempre più che gelido su quello puramente emotivo e cedendo a intrusioni e dispersioni del tutto inutili o gratuite. Una innegabile ricercatezza nelle immagini va a credito del film di Carax (la fotografia di Jean-Yves Escoffier ha molti pregi formali), come la buona recitazione degli interpreti e, prima ancora, il fascino sottile ed il perfetto equilibrio dell'Anne affidata a Juliette Binoche." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 104, 1988)