Rosie Lord, una ricchissima vedova un poco eccentrica, vuole godersi la vita viaggiando a bordo della sua Ferrari, prendendo lezioni di danza e spendendo molto denaro in mille modi. In tutto questo viene assecondata dalla nipote, Daphne Shaw. Le due figlie di Rosie, Edith Shaw e Mildred Deever, non sopportano tanto spreco e decidono di far interdire la madre. Daphne però scopre il complotto e ne informa il legale di Rosie, Oliver Stevenson, il quale decide di mettere a fianco della miliardaria un giovane avvocato, David Wheelwright. Nonostante ciò, una sera, all'uscita da un concerto, Rosie viene rapita da due detective e rinchiusa, contro la sua volontà, in una casa di riposo. Rosie viene liberata con l'aiuto di Stevenson, David e Daphne, ma quando viene a sapere che il rapimento era stato organizzato dalle due figlie, decide di non difendersi nemmeno in tribunale, dove si discute la sua causa di interdizione. Stevenson però la convince a difendersi e Rosie, grazie ad un abilissimo stratagemma, riesce a far volgere a suo favore la causa. Stevenson quindi potrà sposarla mentre Daphe si unirà in matrimonio con il giovane David.
SCHEDA FILM
Regia: David Lowell Rich
Attori: Rosalind Russell - Rosie Lord, Sandra Dee - Daphne Shaw, Brian Aherne - Oliver Stevenson, James Farentino - David Wheelright, Audrey Meadows - Mildred Deever, Vanessa Brown - Edith Shaw, Leslie Nielsen - Cabot Shaw, Margaret Hamilton - Mae, Reginald Owen - Patrick, Virginia Grey - Signora Peters, Dean Harens - Willetts, Juanita Moore - Infermiera, Richard Derr - Avvocato, Harry Hickox - Detective
Soggetto: Ruth Gordon, Philippe Hériat
Sceneggiatura: Samuel A. Taylor
Fotografia: Clifford Stine
Musiche: Lyn Murray
Montaggio: Stuart Gilmore
Scenografia: Alexander Golitzen, George C. Webb
Costumi: Jean Louis
Durata: 98
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: 35 MM, TECHNISCOPE, TECHNICOLOR
Tratto da: Commedie "A Very Rich Woman" di Ruth Gordon e "Les Joies de la famille" di Philippe Hériat
Produzione: ROSS HUNTER PER UNIVERSAL PICTURES
Distribuzione: UNIVERSAL
CRITICA
"Una discreta commedia con alcuni imprevedibili risvolti drammatici che stridono però con il contenuto e lo stile del film. Il lavoro tuttavia è realizzato con indubbio mestiere e si avvale, oltretutto, di un'eccellente interpretazione." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 64, 1968)