Il dottor Antonio Ansperti di Como, implicato nell'attività clandestina della "Giovane Italia", viene arrestato dalla polizia austriaca nel 1858. Sottoposto a processo, viene condannato a morte e giustiziato, malgrado gli sforzi del suo conterraneo conte Lamberti intervenuto in suo favore presso il governatore di Milano. Al Lamberti appunto il martire ha affidato il compito di continuare l'opera sua: per meglio giovare alla causa il conte accetta dal governatore un alto ufficio. La mossa del conte viene male interpretata da sua moglie, la contessa Anna, fervente patriota, che s'allontana sempre più dal marito. Essa sente una viva simpatia per il giovane segretario del governatore, un esule polacco, e decide di fuggire con lui. Ma la vedova d'Ansperti, facendole comprendere l'errore, in cui è caduta, la distoglie dal suo proposito. Per vendicarsi dell'improvviso voltafaccia, il segretario denuncia il conte alla polizia. Deciso a soffocare lo scandalo, il governatore offre al conte un salvacondotto per Torino. Lamberti finge d'accettare; ma poi consegna il salvacondotto al nipote Giacomino; gravemente compromesso, e si lascia arrestare dalla polizia.
SCHEDA FILM
Regia: Clemente Fracassi
Attori: Gian Aldo Bettoni, Corrado Nardi, Vittorio André, Rio Nobile, Filippo Scelzo - Gen. Rienz, Tamara Lees - Anna Lamberti, Amedeo Nazzari - Vitaliano Lamberti, Clara Calamai - Giuditta Ansperti, Antonio Annaloro - Giacomino, Nyta Dover - Dollmann, Fosco Giachetti - Tito Antonio Ansperti, Fulvia Franco - Pochini, Alessio Ruggeri, Enrico Glori - Baraffini, Paul Müller - Cesky, Olga Vittoria Gentilli - Contessa Teresa Lamberti, Harry Feist - Ufficiale Varris
Sceneggiatura: Renato Castellani, Carlo Musso, Fulvio Palmieri
Fotografia: Aldo Tonti
Musiche: Enzo Masetti
Scenografia: Enrico Palmieri
Durata: 102
Genere: COMMEDIA
Tratto da: DAL DRAMMA OMONIMO DI GEROLAMO ROVETTA
Produzione: CARLO PONTI E DINO DE LAURENTIIS- GOLDEN FILM
Distribuzione: GOLDEN FILM
NOTE
MUSICA DIRETTA DA FERNANDO PREVITALI
CRITICA
"E' un film ben fatto, decoroso, curato, con un discreto ritmo cinematografico, almeno nel primo tempo. Nella seconda parte e soprattutto nella conclusione c'è un certo rallentamento ed un poco felice montaggio". (E. Fecchi, "Intermezzo", n. 7 del 15/4/1951).