Renato, giovane ex terrorista fuggito a Parigi alla fine degli anni '70, viene raggiunto da due suoi vecchi compagni e coinvolto suo malgrado in un tragico attentato tra le ramblas di Barcellona.
SCHEDA FILM
Regia: Italo Spinelli, Paolo Grassini
Attori: Jean Jacques Fdita, Giulio Scarpati, George Claisse, Frédérique Charbonneau, Emilio Boncucci, Enrica Origo
Soggetto: Italo Spinelli, Paolo Grassini
Sceneggiatura: Paolo Grassini, Italo Spinelli, Oliviero Spinelli
Fotografia: Claudio Meloni
Musiche: Guido Zaccagnini, Adriano Tirelli
Montaggio: Maurizio Baglivo
Scenografia: Elisabetta Di Pisa
Durata: 90
Colore: B/N
Genere: DRAMMATICO
Produzione: COOPERATIVA DOPPIO MOVIMENTO
Distribuzione: COOPERATIVA DOPPIO MOVIMENTO - VIDEOGRAM, FONIT CETRA VIDEO
NOTE
VINCITORE NEL 1989 DEL PREMIO "VITTORIO DE SICA" E "ISCHIA".
CRITICA
"Se per assonanza di temi e ambientazione possono affacciarsi alla memoria precedenti come "Il sospetto" di Maselli e "La guerra è finita" di Resnais, non c'è ombra di eroismo o solennità in "Roma, Paris, Barcelona" e i suoi personaggi non si lasciano amare neanche per un momento." (Paolo D'Agostini, La Repubblica)
"Gli "anni di piombo" visti dall'interno; ad opera di due giovani esordienti, Paolo Grassini e Italo Spinelli, che intenzionalmente né vi partecipano né li giudicano, limitandosi a rappresentarli con distacco quasi gelido, ma con un senso alto del cinema." (Gian Luigi Rondi, Il Tempo)
"Roma Paris Barcelona", è bene dirlo subito, non è un capolavoro. Ha diversi difetti: un debole intreccio narrativo e una cinefilia malcelata. Però i difetti non intaccano minimamente quest'opera originale, che si distacca vistosamente dal panorama del giovane cinema italiano." (Claudio Siniscalchi, La Rivista del cinematografo)
"Girato in un irrinunciabile bianco e nero, il film pur senza pretese autobiografiche, trasmette un sentore di esperienze in qualche modo vissute. Sono stati d'animo che esulano dai comuni stereotipi e che i giovani interpreti, soprattutto Giulio Scarpati nel ruolo principale esprimono con assoluta verità." (Leonardo Autera, Il Corriere della sera)