Mitchell è un ragazzo californiano; è bello, biondo ed è un tipo veramente in gamba. Adora la spiaggia, i pattini e il surf. Quando i genitori gli dicono che andranno in Australia per sei mesi e che lui dovrà vivere a Pittsburgh con l'eccentrica zia Irene, zio Louie e il cugino Wiley, Mitchell si sente morire. Non si può fare surf a Pittsburgh. Per quanto Wiley, con i vestiti da punk e quei modi nervosi, non sia esattamente un tipo popolare fra i compagni di scuola del Central High, è Mitchell, bello, amante della pace e del quieto vivere, ad attirarsi l'odio di Jack, Snake e gli altri ossi duri della squadra di hockey su ghiaccio. La situazione peggiora perché tutte le ragazze compresa Alexis, la ragazza di Jack, pensano che Mitchell sia uno schianto. Mitchell, però, non ha nessuna intenzione di cacciarsi nei guai. Ben presto, comunque, la filosofia non-violenta di Mitchell viene messa alla prova. Dopo aver rovinato l'incontro di hockey fra il Central High e i Preps, i rivali "bene" dell'Accademia di Ridgepoint, Mitchell e Wiley, infatti, vengono picchiati e diventano il bersaglio di una serie di terribili scherzi. Disperato, Mitchell va a casa, prende i pattini e per sfogare la propria frustrazione si sottopone a un incredibile allenamento di rollerblade. La sua folle corsa per le strade mette in subbuglio tutto il quartiere.
SCHEDA FILM
Regia: Rob Bowman
Attori: Shane McDermott - Mitchell, Brittney Powell - Nikki, Chris Conrad - Jack, Seth Green - Wiley, Patrick O'Brien - Zio Louie, Edie McClurg - Zia Irene, Jacob Vargas - Snake, Alanna Ubach - Gloria, Jack Black - Augie, Owen Stadele, Daniel Betances, Chris Edwards
Soggetto: Stephen McEveety, Bill Apablasa
Sceneggiatura: Bill Apablasa
Fotografia: Daryn Okada
Musiche: Stewart Copeland, Christophe Beck
Montaggio: Harry B. Miller III
Scenografia: John Myhre
Costumi: Abigail Murray
Altri titoli:
ROLLERBLADES
Durata: 95
Colore: C
Genere: AVVENTURA
Specifiche tecniche: NORMALE
Produzione: BRUCE DAVEY, STEPHEN MCEVEETY
Distribuzione: WARNER BROS ITALIA (1994) - VIDEO: PANARECORD
CRITICA
"Principi sani, buoni sentimenti ardori sportivi. Li ha rappresentati un ex regista televisivo, Rob Bowman, esordendo sul grande schermo con una certa baldanza. Certo, ha tenuto a mente solo un pubblico di teen-agers, però, a parte molte situazioni scontate, con personaggi di maniera e dialoghi facili, è riuscito a conferire almeno alle pagine sportive una vitalità indubbia: sia all'inizio, quando una controfigura del protagonista vola sulle onde con il surf, sia quando scrive pagine furiose con l'hockey, sia soprattutto nel finale quando, con montaggio rapido e ritmi concitati, guida la gara sui pattini lungo le colline ripide della città. Il pubblico giovane, percio, almeno qui, ha qualche motivo di interesse. Il resto è niente. Gli interpreti sono tutti nuovi: Mitchell è un biondino di nome Shane McDermott, la ragazza che gli darà il cuore si chiama Brittney Powell, un po' sbiadita." ('Il Tempo', 19 giugno 1994)
"Ennesima commedia adolescenziale basata sul conflitto tra branchi e sulle difficoltà di assimilazione del diverso (da buon stereotipo californiano, Mitchell è un pacifista convinto, destinatario di angherie machiste in quanto portatore sano di valori positivi incompresi), 'Rollerblades - Sulle ali del vento' emula timidamente le fascinazioni mistico-esistenzial-sportive esaltate da Kathryn Bigelow in 'Point Break', abbassandone il tono e il limite d'età. E virandole in rosa, con il contrappunto musicale imbastito dalle percussioni di Stewart Copeland, efficaci soprattutto nella lunga e spasmodica sfida finale." ('Il Messaggero', 21 maggio 1994)
"Nell'estate cinematografica dei film per ragazzini, è tra le meno interessanti questa storia didattico - sportivo - pubblicitaria centrata sui pattini a rotelle: essendo la Rollerblade la maggiore società produttrice di pattini degli Stati Uniti, è un po' come se si trattasse d'un film sulla cioccolata intitolato Nestlé. (...) Unici momenti di qualche tensione ed emozione: la grande gara finale di quei pattini che non hanno rotelle accoppiate anteriori e posteriori, ma rotelle allineate al centro di pattini sottili quasi come una lama." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 1 luglio 1994)