Kurt è un giovane di vent'anni con una Golf decappottabile e un accento indefinito. Sulla Costa Azzurra incontra Lea, una liceale un po' timida. Tra i due nasce una storia d'amore che continua anche dopo le vacanze. Kurt la va a trovare in Savoia ogni fine settimana a bordo delle sue auto rubate. Nel frattempo Thomas indaga su una serie di delitti e violenze che avvengono lungo l'itinerario tra la Costa Azzurra e la Savoia.
SCHEDA FILM
Regia: Cédric Kahn
Attori: Stefano Cassetti - Kurt, Isild Le Besco - Lea, Patrick Dell'Isola - Thomas, Vincent Deneriaz - Denis, Aymeric Chauffert - Delaunay, Viviana Aliberti - Institutrice Svizzera, Estelle Perron - Celine, Leyla Sassi - Cathy, Catherine Decastel - Patricia, Basile Vuillemin - Il Bambino, Brigitte Raul - La Madre Del Bambino, Marius Bertram - Taxista, Olivia Carbonini - Ragazza Sull'Etna
Soggetto: Pascal Froment
Sceneggiatura: Cédric Kahn
Fotografia: Pascal Marti
Musiche: Julien Civange
Montaggio: Yann Dedet
Scenografia: François Abelanet
Costumi: Nathalie Raoul
Altri titoli:
KURT
JE TE TUE
Durata: 124
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM. (2.35) SR/SRD
Tratto da: TRATTO DAL LIBRO DI PASCALE FROMENT "JE TE TUE. HISTOIRE VRAIE DE ROBERTO SUCCO ASSASSIN SANS RAISON"
Produzione: AGAT FILMS & CIE; DIAPHANA FILMS; EX NIHILO; FRANCE 3 CINEMA; GIMAGES DEVELOPPEMENTET VEGA FILM, CANAL+; CNC, TELEVISION SUISSE ROMANDE; SOFICA GIMAGES 3, EURIMAGES
Distribuzione: FANDANGO
Data uscita: 2002-08-23
NOTE
FILM IN CONCORSO AL FESTIVAL DI CANNES (2001).
E' LA STORA VERA DI ROBERTO SUCCO.
CRITICA
"Kahn non pretende di fornire interpretazioni, ma sceglie la via del resoconto fenomenologico, quasi un rapporto di polizia. Però ha due ottime idee. Da una parte racconta i fatti dal punto di vista di Léa, liceale innamorata di Succo. Dall'altra scandisce il resoconto per ellissi, salti temporali, falsi indizi, dandogli una forma che corrisponde ai processi mentali a cortocircuito del protagonista. Ma l'idea migliore è stata affidare la parte a Stefano Cassetti, uno sconosciuto di ventisei anni dalla bravura sorprendente". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 15 maggio 2001)
"Né giallo né film-inchiesta, Roberto Succo evita infatti i cliché del genere, non spiega, non "chiude" vicende e destini. Si limita a fornirci i dati essenziali per non smarrirci nel labirinto. Un film spiazzante e molto coraggioso, che pochi capiranno, dominato dallo straordinario non-attore Stefano Cassetti." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 15 maggio 2001)