Danimarca. Una grande cerimonia sta per essere celebrata in una piccola cittadina di provincia per festeggiare l'anniversario dei 750 anni dalla sua fondazione. Come avvenimento principale della festa è prevista l'esibizione di un celebre tenore, Karl Kristian Schmidt, originario del luogo. Tra gli abitanti alle prese con i preparativi della festa c'è il giovane Sebastian, che lavora nelle cucine dell'hotel in cui si terrà la cerimonia e che sta per sposare la sua fidanzata Claudia. L'esistenza di Sebastian verrà sconvolta da una serie di rivelazioni e dal ritorno di alcuni personaggi legati al suo passato tra cui il suo grande amore, Maria.
SCHEDA FILM
Regia: Thomas Vinterberg
Attori: Oliver Mølller Knauer - Sebastian, Ronja Mannov Olesen - Maria, Helene Reingaard Neumann - Claudia, Thomas Bo Larsen - Karl Kristian Schmidt, Morten Grunwald - Manager, Gitte Christensen - Sarah Schmidt, Ulla Henningsen - Zia Anna, Karen-Lise Mynster - Madre, Paw Henriksen - Peter, Shanti Roney - Cuoco, Klaus Pagh - Borgomastro, Salvatore Mastruzzo - Assistente, Said Milanpouri - Direttore d'orchestra
Sceneggiatura: Thomas Vinterberg, Mogens Rukov, Morten Kaufmann
Fotografia: Anthony Dod Mantle
Musiche: Johan Söderqvist
Montaggio: Valdís Óskarsdóttir, Søren B. Ebbe
Scenografia: Morten Isbrand, Anja Wessel
Costumi: Anne-Mette Trolle
Effetti: Michael Holm
Altri titoli:
When a Man Comes Home
Riunione di famiglia - Festen: il lato comico
Durata: 96
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: CINEMASCOPE, 35 MM (1:2.35)
Produzione: NIMBUS FILM PRODUCTIONS, DANISH FILM INSTITUTE, DR TV, FILM FYN, FILM GEAR, MAINSTREAM, NORDISK FILM - SHORT CUT, BREIDABLICK FILM, SWEDISH FILM INSTITUTE, SVT, NORDIC FILM & TV FUND
Distribuzione: TEODORA FILM (2009)
Data uscita: 2009-04-30
TRAILER
NOTE
- PRESENTATO AL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA (III EDIZIONE, 2008) NELLA SEZIONE 'L'ALTRO CINEMA/EXTRA'.
CRITICA
"Tra colpi di scena, matrimoni mandati a monte, vecchi amori che ritornano e padri che appaiono improvvisamente, sono proprio i sentimenti a trionfare. A riprova che l'amore può essere ovunque, al di là della famiglia imposta dalla tradizione." (Gabriella Gallozzi, 'L'Unità', 26 ottobre 2008)
"A questo punto la trama è segreta, si perderebbe la buffa sorpresa degli incastri, non originali ma appassionanti, tra due forme di identità maschili, e di desiderio d'amore, quella romantico (di misteriosa e immensa potenza emozionale) e quello libertino, accumulatore, secondo il regista, di ombre e miserie, e addolorato per la provvisorietà dell'esistenza. Fatto sta che un triplo colpo di scena ci aspetta a fine della recita, quando vengono accumulate con perizie le pulsioni dispiegate. Il terzo è solo suggerito, ma certo fa intuire un sottotesto edipico ancora più scandaloso e sovversivo del già ricco menu imbandito." (Roberto Silvestri, 'Il Manifesto', 30 aprile 2009)
"Il film è bello, anche per la fotografia di Anthony Dod Mantle, capace di trasformare ogni faccia in un paesaggio ogni paesaggio in un dipinto denso e ammirevole. Gli interpreti, padre e figlio soprattutto, sono perfetti. La regia è colma di invenzioni nella sua apparente classicità. Nonostante il volontarismo sarcastico, o magari proprio per quello, il secondo 'Festen' è una vera riuscita." (Lietta Tornabuoni, 'L'Espresso', 7 maggio 2009)