Venezia, estate del '38. Il giovane Mattia Morandi da Lecco raggiunge la città della laguna poiché si è aggiudicato una borsa di studio per il pianoforte. Mattia fa rapidamente amicizia con Renato Richter e ben presto diviene l'amante di sua madre Carla. La giovane vedova Richter è una eccellente pianista e dà lezioni private a casa dei ricchissimi Mazzarini, sia ai coniugi Riccardo e Amalia che ai loro figli, Edoardo ed Elena. Contrariamente a quanto sperato da Carla - un matrimonio tra la giovane Mazzarini e suo figlio Renato - Elena, bella e viziata, si innamora di Mattia che contraccambia e lascia la sua amante. Carla non sopporta né il fallimento dei suoi sogni né il tradimento di Mattia e tenta ogni strada per vendicarsi e per tentare un impossibile riconquista: manda lettere anonime, formula ricatti, arriva a sedurre la fidanzata di Mattia. Ma anche Elena non ammette sconfitte e uccide l'avversaria. L'inchiesta del commissario Franchetti viene insabbiata prontamente a causa della potenza e rispettabilità dei Mazzarini. Elena e Mattia si sposeranno in chiesa con una fastosa cerimonia.
SCHEDA FILM
Regia: Tonino Cervi
Attori: Ornella Muti - Elena Mazzarini, Senta Berger - Carla Richter, Capucine - Amalia Mazzarini, Paolo Bonacelli - Riccardo Mazzarini, Maria Monti - Linda, Eros Pagni - Commissario di Polizia, Giancarlo Sbragia - Maffei, il gerarca, Stefano Patrizi - Mattia Morandi, Christian Borromeo - Renato Richter, Mattia Sbragia - Edoardo Mazzarini, Giuliana Calandra - Insegnante al conservatorio
Soggetto: Roger Peyrefitte - romanzo
Sceneggiatura: Tonino Cervi, Cesare Frugoni, Goffredo Parise - collaborazione
Fotografia: Armando Nannuzzi
Musiche: Vince Tempera
Montaggio: Nino Baragli
Scenografia: Luigi Scaccianoce
Costumi: Wayne A. Finkelman
Altri titoli:
Moeurs cachées de la bourgeoisie
Nest of Vipers
Portrait of a Bourgeois in Black
Durata: 105
Colore: C
Genere: PSICOLOGICO DRAMMATICO
Specifiche tecniche: VISTAVISION
Tratto da: romanzo "La maestra di piano" di Roger Peyrefitte
Produzione: PIETRO LA MANTIA PER MARS FILM PRODUZIONE
Distribuzione: C.I.C.
CRITICA
"Una Venezia che vuole essere il palcoscenico sul quale si agita, senza più forza se non quella della perpetuazione del potere, la borghesia del ventennio nero. Il regista ha quasi definito casuale la scelta dell'ambiente, comunque lo sembra considerare un fatto simbolico (...). L'idea del verminaio, che alla fine l'onda di risacca della convenienza sociale e istituzionale copre senza traumi, viene fuori abbastanza bene." (F. Zangrando, 'Il Gazzettino', 11 marzo 1978)