L'epica storia della Resurrezione e delle settimane che seguirono, attraverso gli occhi del non credente Clavio, un tribuno militare di alto rango. Insieme al suo aiutante Lucio, Clavio viene istruito direttamente da Ponzio Pilato per assicurarsi che i seguaci più radicali di Gesù non rubino il suo corpo. Quando il corpo scompare, Clavio ne inizia la ricerca per smentire le voci che il Messia sia risorto ed evitare quindi una pericolosa rivolta a Gerusalemme.
SCHEDA FILM
Regia: Kevin Reynolds
Attori: Joseph Fiennes - Clavio, Tom Felton - Lucio, Peter Firth - Ponzio Pilato, María Botto - Maria Maddalena, Luis Callejo - Giuseppe, Antonio Gil - Giuseppe d'Arimatea, Richard Atwill - Polibio, Cliff Curtis - Yeshua, Stephen Hagan - Bartolomeo, Frida Cauchi - Maria, Mark Killeen - Antonio, Stewart Scudamore - Pietro, Andy Gathergood - Quinto, Stephen Greif - Caifa, Selva Rasalingam - Giacomo, Karim Saleh - Giuda, Manu Fullola - Matteo, Mario Tardón - Andrea, Stavros Demetraki - Filippo, Pepe Lorente - Taddeo, Alberto Ayala - Giacomo il Giusto, Mish Boyko - Giovanni
Soggetto: Paul Aiello
Sceneggiatura: Kevin Reynolds, Paul Aiello
Fotografia: Lorenzo Senatore
Musiche: Roque Baños
Montaggio: Steve Mirkovich
Scenografia: Stefano Maria Ortolani
Arredamento: Alessandra Querzola
Costumi: Maurizio Millenotti
Effetti: Stefano Corridori, Rafa Solorzano, El Ranchito
Durata: 108
Colore: C
Genere: DRAMMATICO STORICO
Specifiche tecniche: ARRI ALEXA (1:2.35)
Produzione: PATRICK AIELLO, MICKEY LIDDELL, PETE SHILAIMON PER LD ENTERTAINMENT, PATRICK AIELLO PRODUCTIONS, AFFIRM FILMS, COLUMBIA PICTURES
Distribuzione: WARNER BROS. PICTURES ITALIA
Data uscita: 2016-03-17
TRAILER
CRITICA
"Momenti edificanti, momenti di un realismo spietato (alla Mel Gibson) altri forse un po' facili, pur dandosi atto alla regia dell'americano Kevin Reynolds di molta buona volontà e di molto rispetto per i temi che affrontava. Anche se i miei punti di riferimento più affascinanti per i Vangeli sugli schermi resteranno sempre 'Il Messia' di Rossellini e il 'Vangelo secondo Matteo' di Pasolini." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 25 marzo 2016)
"Kevin Reynolds gestisce con prudenza, ma anche il necessario senso dello spettacolo, una detective story fondandola su alcuni noti e cruciali episodi del Vangelo. Prendendosi le opportune libertà narrative, in questo ricordando molto da vicino 'L'inchiesta' di Damiano Damiani." (Luca Pellegrini, 'Avvenire', 18 marzo 2016)
"La 'storia', come sappiamo, è più che appassionante. E il film sollecita nostalgie per i polpettoni biblici degli anni 50 e 60 puntualmente sugli schermi a Pasqua." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 17 marzo 2016)
"(...) 'Risorto' è quanto di più simile ai kolossal biblici che Hollywood sfornava negli anni d'oro, salvo che la sceneggiatura firmata dal regista Kevin Reynolds con Paul Aiello cerca di imprimere alla vicenda una dimensione più interiorizzata. Se all'inizio il film si intona fra azione e violenza al piglio guerriero del protagonista (...) il passo cambia quando il corpo del Signore scompare dal sepolcro. (...) Capace di esprimere forti tensioni , Joseph Fiennes impersona efficacemente il protagonista, ma Reynolds (...) è un cineasta ben poco credibile quando tenta affondi spiritualistici. Così finisce che il film resta insoddisfacente sia sul fronte spettacolare che su quello drammatico." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 17 marzo 2016)
"Si può realizzare un film di propaganda religiosa senza l'insopportabile protervia di Mel Gibson? Sì se alla regia chiami Kevin Reynolds (Spielberg lo definì «il nuovo Kubrick» quando gli produsse l'esordio 'Fandango') e come protagonista Joseph Fiennes, abile dopo Martin Lutero e Shakespeare a vestire i sandali impolverati del tribuno romano Clavio. L'uomo è politeista (il suo preferito è Marte) e pare un celerino alla 'Acab' di Sollima nella Gerusalemme del 33 d.C. (...) Quello che colpisce di 'Risorto' è la dolcezza del tocco (gli apostoli sono umanissimi straccioni confusi quanto e più di Clavio) e la prova di Fiennes, bravissimo nel passare dalla spietata durezza del celerino pagano in cerca di promozione al lancinante dubbio riguardo quel profeta morto i cui continui avvistamenti, però, lo porteranno ad investigare fino in Galilea. Serafico e affascinante il neozelandese Cliff Curtis come Yeshua-Gesù. Di solito gli fanno fare o il narcotrafficante sudamericano o il terrorista mediorientale. Questo ruolo deve essergli sembrato un vero e proprio miracolo." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 17 marzo 2016)
"(...) sceneggiatura alimentare, ricostruzione (scenografie e costumi) in saldo, crocifissioni e riesumazioni a pioggia, le intenzioni sono da 'romanzo a tratti poliziesco', gli esiti da feuilleton a tratti evangelico. Bello lo scontro romani-zeloti dell'incipit, ma la finale dipartita di Gesù verso il sole è degna di un'Isola dei Famosi." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 17 marzo 2016)
"Piacerà anche se la storia è già stata parecchio raccontata (...). Kevin Reynolds ex regista di Costner ('Robin Hood', 'Waterworid') ce la riracconta bene. Conducendola tutta dalla visuale dell'ateo Clavio. E inventandoci un Gesù inconsueto (Cliff Curtis, specializzato in terroristi arabi)." (Giorgio Carbone, 'Libero', 17 marzo 2016)
"Rispetto al più riuscito 'L'inchiesta' di Damiano Damiani, qui siamo dalle parti del fumettone religioso, banale e poco coinvolgente." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 17 marzo 2016)
"(...) l'inchiesta del tribuno Clavio, cuore del film, con perquisizioni, interrogatori, informatori prezzolati, retate, irruzioni nelle case, inseguimenti e persino repertazioni da polizia scientifica: il telo che ha avvolto Gesù, trovato nel sepolcro con la sua immagine impresa; le funi strappate che bloccavano la pietra; i sigilli fusi... Clavio è intelligente, ambizioso, esperto, usa con sapienza forza e psicologia. Tutti elementi che riportano alla più pura e incalzante fiction poliziesca di matrice americana. Eppure risultano evidenti le tante, forse le troppe, citazioni dell'italianissimo film di Damiano Damiani 'L'inchiesta' (...). Per certi aspetti 'Risorto' ne è un vero e proprio remake, senza che però il regista Kevin Reynolds (...), il produttore Mickey Liddell e lo sceneggiatore Paul Aiello ritengano opportuno di ricordarlo. Presi, piuttosto, dalla necessità di sottolineare che si tratta di un film che ha lo scopo di raccontare l'impatto della resurrezione su uno scettico legionario, non per dire «in che cosa si deve credere», ma per fare in modo che «il pubblico torni indietro nel tempo e si chieda: 'Se fossi un ambizioso ufficiale romano potrei davvero ricredermi?'». In ogni caso fin qui Joseph Fiennes (...) nel ruolo di Clavio è efficace, così come Peter Firth (...) nel suo Pilato totalmente accecato dal dovere di servizio a Cesare, e Tom Felton (...) che interpreta Lucio, aiutante di Clavio. Le ambientazioni sono state reperite fra Malta e Almeria, in Spagna, e spagnola è anche Maria Bono che, interrogata nei panni di Maria Maddalena, spalanca il cuore del Tribuno ai primi dubbi. Da questo momento in poi qualcosa cambia, nell'incedere del film. Con un colpo di scena, Clavio si trova davanti a quel Gesù che aveva visto morto sulla croce. Ne è così sconvolto che l'indagine da ufficiale diventa personale e se nel noir dell'inchiesta il film si muoveva a suo agio, nella luminosità della Resurrezione sembra perdere qualche colpo, pur giungendo al cuore di tanto in tanto. Gesù hai tratti di Cliff Curtis (...), che non sempre calibra gesti ed espressioni, più simile (anche nei vestiti) all'icona di san Francesco giullare di Dio, che a quella del Risorto, così come il resto degli apostoli, che alla sua presenza sembrano rapiti da una troppo ingenua gioiosità in stile 'peace and love'. Deludono un poco anche i racconti di alcuni passaggi evangelici, come quello della pesca miracolosa con Gesù che attende sulla spiaggia, ai quali Reynolds non riesce a dare la necessaria impronta di misterico stupore. Da qui in poi resta l'interpretazione di Fiennes e un paio di momenti in cui la fiction prende il sopravvento sul racconto evangelico (...)." (Roberto I. Zanini, 'Avvenire', 4 febbraio 2016)
"La resurrezione di Cristo raccontata come un enigma a sfondo politico dove, allo scontro fra poteri, si sostituisce, a poco a poco, un'avventura dell'anima. (...) Diretto da Kevin Reynolds, che lo ha concepito come «un romanzo poliziesco», 'Risorto' affronta un tema classico da una prospettiva originale, puntando tutto sulla figura del protagonista Joseph Fiennes (...)." (Fulvia Caprara, 'La Stampa', 4 febbraio 2016)