RIPRENDIAMOCI FORTE ALAMO!

Il generale messicano Maximilian Rodriguez De Santos, si è proposto - per vendicare la sconfitta che vi subirono i suoi connazionali, nel 1836, ad opera degli americani, e per dimostrare alla donna che ama di non essere un buono a nulla - di insediarsi come conquistatore nel famoso forte Alamo. Varcato il confine del Texas, alla testa di una cinquantina di soldati, Max riesce nel suo intento. Occupato il Forte - ormai ridotto a museo e al bar per lo smercio dei souvenirs -, innalzata sul pennone la bandiera messicana e prese come ostaggi due donne - una giovane commessa e la zia di un fanatico militante di destra, Sam, che alla testa di una squadra di cosiddetti "vigilanti" si propone di combattere i cinesi sovversivi - il generale pretende per abbandonare Forte Alano, una dichiarazione ufficiale del governo americano, da mostrare alla sua donna, nella quale si dia atto dell'impresa compiuta. La sua richiesta viene respinta; contro di lui è inviato un reparto dell'esercito, aiutato da soldati della riserva. Dopo essere riuscito, benché i suoi uomini siano disarmati, a intrappolare gli americani, Max decide, pur non avendo avuto quel che chiedeva, di abbandonare egualmente il Forte, avendo scoperto che i suoi uomini, lo hanno seguito soltanto per paura. Quando, però, sopraggiunti i "vigilanti" di Sam, cui la zia aveva fatto credere che il Forte fosse stato occupato dai cinesi. Max viene ferito, i suoi soldati riscattano il loro precedente comportamento: Max ritorna "trionfatore" in Messico e dalla sua donna.