Il Duca di Mantova, un libertino sempre in cerca di nuove avventure amorose, è attorniato da una schiera di servili cortigiani, che il buffone di corte, il deforme Rigoletto, perseguita coi suoi sarcasmi e le sue beffe, mettendo in dubbio l'onestà della loro moglie. Naturalmente i cortigiani odiano il buffone e il conte di Ceprano, che più degli altri è fatto bersaglio ai suoi sarcasmi, si fa promotore di un'atroce beffa ai danni di Rigoletto. D'accordo con gli altri cortigiani fa rapire una bella fanciulla, Gilda, che vien creduta l'amante del buffone, mentre è la sua diletta figliola. Gilda aveva già dato nell'occhio al Duca: trovandola a palazzo, dove i congiurati l'hanno condotta, il Duca non esita ad abusare di lei. Colpito nel più sacro degli affetti, Rigoletto giura di vendicarsi. Per conseguire l'intento s'accorda con Sparafucile, cui affida l'incarico d'uccidere il Duca durante un convegno amoroso, che quegli avrà nella taverna del sicario, con la di lui sorella Maddalena. Ma questa, che, a suo modo, ama il Duca, persuade il fratello ad uccidere un viandante sopraggiunto. Il viandante altri non è che Gilda, che il padre aveva inviato lontano dalla città per sottrarla ad altre insidie.
SCHEDA FILM
Regia: Carmine Gallone
Attori: Marcella Govoni - Gilda, Anna Maria Canali - Maddalena, Giulio Neri - Sparafucile, Virgilio Gottardi - Marcello, Roberto Bruni - Borsa, Giuseppe Varni - Conte Di Ceprano, Marcello Giorda - Monterone, Mario Filippeschi - Il Duca Di Mantova, Emilia Carlino - Giovanna, Tito Gobbi - Rigoletto
Soggetto: Carmine Gallone
Sceneggiatura: Carmine Gallone
Fotografia: Anchise Brizzi
Musiche: Giuseppe Verdi
Durata: 105
Colore: B/N
Genere: MUSICALE LIRICO
Tratto da: DALL'OPERA IN QUATTRO ATTI DI GIUSEPPE VERDI SU LIBRETTO DI FRANCESCO M. PIAVE
Produzione: LIVIO PAVANELLI PER EXCELSA FILM
Distribuzione: MINERVA FILM - CDI HOME VIDEO, SAN PAOLO AUDIOVISIVI
NOTE
COSTUMI: BRUNO NOFRI
DIRETTORE D'ORCHESTRA: TULLIO SERAFIN
VOCE DI MARCELLA GOVONI: LINA PAGLIUGHI
CRITICA
"(...) L'opera è una rappresentazione lenta neccessariamente, il film è una rappresentazione rapida. Voler conciliare questi due generi di spettacolo così autentici è vano quanto voler quadrare un circolo o tradurre in versi "I promessi sposi". Quello che conta nell'opera è la musica. Nel film conta il fatto (...)". (R. Cicalè, "Hollywood", n. 40 del 4/10/1947).