Una ragazza, che convive con un giovane cassiere di un magazzino, per salvarlo da una denuncia di furto compie una indelicatezza ai danni della ditta ove è impiegata ed è condannata al carcere. Una volta libera, trova che il suo amico l'ha abbandonata per un'altra donna. La fanciulla si reca allora al paese natio per ritornare dalla mamma; ma la mamma è morta. Presa da indicibile disperazione, ella si getta in un corso d'acqua; ma è salvata da un giovane acrobata che la fa ospitare presso i dirigenti del suo circo ambulante. I due in breve si innamorano a vicenda e; quando l'acrobata è divenuto un noto artista, si sposano. Ritorna allora l'ex cassiere il quale tenta di ricattare la sua antica compagna. L'acrobata, cui la moglie ha nascosto il proprio passato, sospetta una infedeltà da parte di lei e, durante un esercizio, sconvolto da tale angoscia precipita dal trapezio. Si riesce a salvarlo; e i due coniugi possono, una volta definitivamente allontanato il ricattatore, riprendere la loro serena esistenza.
SCHEDA FILM
Regia: Camillo Mastrocinque
Attori: Paolo Carlini - Spettatore Nel Circo, Amina Pirani Maggi - Monaca Nel Carcere, Marichetta Stoppa - Iris, Margherita Nicosia Bossi - Maria, Claudio Ermelli - Pensionante, Matteo Zago Giuseppe, Uberto Cocchi - Maresciallo, Otello Toso - Giorgio Veri, Elli Parvo, Bella Starace Sainati - Sig.Ra Egle, Giulio Donadio - Il Commissario, Osvaldo Genazzani - Ernesto, Fedele Gentile - Peppino, Fosco Giachetti - Pietro Rinaldi, Gero Zambuto - L'Attore Classico, Giulio Alfieri - Pensionante, Nora Marino - Padrona Della Pensione, Adriana Facchetti - Guardiana Del Carcere, Jone Frigerio - Cameriera, Olinto Cristina - Bernardo Silvagni, Laura Solari - Anna Alessandri
Soggetto: Giuseppe Zucca, Camillo Mastrocinque
Sceneggiatura: Giuseppe Zucca, Camillo Mastrocinque
Fotografia: Jan Stallich
Musiche: Alessandro Cicognini
Scenografia: Arnaldo Foresti
Durata: 90
Colore: B/N
Produzione: LUCA RONDINI PER LA RONDINI FILM TITANUS
Distribuzione: TITANUS
NOTE
SONO STATI INSERITI DEI BRANI DELL'OPERA "I PAGLIACCI"DI RUGGERO LEONCAVALLO