Sono anni che Phil Connors, un metereologo televisivo, accompagnato dalla produttrice Rita Hanson e dal fido operatore Larry, si reca a Punxsutawney in Pennsylvania per il 2 febbraio in occasione del "giorno della marmotta". Accade però a Phil una cosa eccezionale: il tempo per lui si arresta: ogni mattina successiva egli si ritrova bloccato, nessuno se ne accorge e per vari giorni deve affrontare situazioni diverse. Dapprima indispettito e sgomento, poi interessato e divertito. Connors si trova a vivere situazioni incredibili, nonché a conoscere dettagli e sentimenti di Rita, di Larry, di un vecchio compagno di scuola che ora fa l'assicuratore, oltre a tanti ignoti del posto. Prevedendo in anticipo non più temporali e temperature, ma i gusti delle persone e ciò che loro può capitare, Phil diventa ancor più celebre, impara a suonare il piano, riesce a scolpire statue di ghiaccio e, quel che è più, a mettere in luce il lato migliore di se stesso, aiutando la gente nel corso di una stessa giornata (che gli pare eterna). Soprattutto trovando l'amore con Rita, che alla fine subisce il suo fascino.
SCHEDA FILM
Regia: Harold Ramis
Attori: Andie MacDowell - Rita, Bill Murray - Phil Connors, Chris Elliot - Larry, Stephen Tobolowsky - Ned Ryerson, Brian Doyle-Murray - Buster, Michael Shannon - Fred, Angela Paton - Signora Lancaster, Harold Ramis - Neurologo, Rick Ducommun - Gus, Marita Geraghty - Nancy
Soggetto: Danny Rubin
Sceneggiatura: Harold Ramis, Danny Rubin
Fotografia: John Bailey
Musiche: George Fenton
Montaggio: Pembroke J. Herring
Scenografia: David Nichols
Costumi: Jennifer Butler
Effetti: Jeff Frink
Durata: 103
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Produzione: TREVOR ALBERT E HAROLD RAMIS PER COLUMBIA PICTURES
Distribuzione: COLUMBIA TRI STAR FILMS ITALIA (1993) - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO
CRITICA
"Per come è strutturato "Ricomincio da capo" sembra un susseguirsi di ciak: in quanti modi una scena può essere girata? In quanti modi un personaggio può reagire davanti a una certa situazione? E metaforizzando: in quanti altri modi potremmo giocare la nostra esistenza migliorandola?" (Alessandra Levantesi, La Stampa)
"Niente di trascendentale, fuorchè il problema spazio temporale, ma una commedia garbata, old style nel recupero dei sentimenti della vita quotidiana che ricomincia ogni mattina." (Maurizio Porro, Il Corriere della Sera)
"Senza grandi voli e senza neanche molte novità (il genere è quello e vie diverse non ne cerca), ma quel tanto di surreale che le situazioni propongono, con "ritorni al futuro" rovesciati e "attimi fuggenti" appesi a un chiodo, non fatica, troppo a convincere." (Gian Luigi Rondi, Il Tempo)