Alessandro Colonna, pediatra ospedaliero, vive con suo figlio adolescente Giacomo, da quando la moglie Maria è morta prematuramente. Amici e suoceri lo esortano: a quasi 40 anni dovrebbe recuperare lo slancio e trovare un nuovo amore. Una telefonata giunge improvvisa dal Brasile: Gigi, il suo migliore amico, è malato e chiede di lui. Alessandro, vedovo sull'orlo della depressione, si ritrova di colpo nella ridente isola di Natal. Al traguardo di una vita a cento all'ora, l'amico gli chiede aiuto. Il padre gli ha lasciato un'eredità vincolata perché destinata a un nipote. Ma lui non ha figli. Soluzione: fingere con l'aiuto di Alessandro la sua dipartita e inventarsi in Giacomo un erede. Con la sua (finta) morte potrà intestare i soldi a un figlio naturale al compimento dei diciotto anni. Alessandro è allibito: fingere che Maria abbia concepito il loro figlio con lo scapestrato Gigi? La posta in gioco sono tre milioni di euro.
SCHEDA FILM
Regia: Antonello Grimaldi
Attori: Michele Riondino - Alessandro Colonna, Alessandro Roia - Gigi, Violante Placido - Bianca, Libero De Rienzo - Leo, Sveva Alviti - Marta Rossi, Ivano Marescotti - Brenner, Gioia Libardoni - Clara
Soggetto: Bruno Burbi - romanzo
Fotografia: Maura Morales Bergmann
Musiche: Aldo De Scalzi, Pivio
Montaggio: Angelo Nicolini
Scenografia: Gualtiero Caprara
Costumi: Roberto Conforti
Suono: Carlo Missidenti - Mixer
Durata: 87
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Tratto da: romanzo "Si può essere amici per sempre" di Bruno Burbi
Produzione: GIANLUCA CURTI PER MINERVA PICTURES CON RAI CINEMA
Distribuzione: 01 DISTRIBUTION (2019)
Data uscita: 2019-07-04
TRAILER
NOTE
- REALIZZATO CON IL SOSTEGNO TRENTINO FILM COMMISSION.
- PRESENTATO IN ANTEPRIMA ALLA 64° EDIZIONE DEL TAORMINA FILMFEST (2018).
CRITICA
"Il con movie , o film di truffa, conta numerosi esempi nel cinema anglosassone, pochi nel nostro. (...) Da un romanzo di Bruno Burbi che è tutto un intreccio di imbrogli e contro-imbrogli, Antonello Grimaldi ('Caos calmo') ricava una commedia che mischia il genere con il filone del "film di amici". (...) colpi di scena e ribaltamenti si susseguono rapidamente: anche troppo, perché la sceneggiatura - perlopiù - si limita a "telefonarli"." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 4 luglio 2019)
"(...) Tra segreti, sorprese e bugie, il film vola verso finali annunciati, ma il trio virile, e specialmente Riondino in versione sdrucitostralunata, fa pensare che la banda di Danny Ocean, quella dei film di Steven Soderbergh, potrebbe avere un'utile appendice italiana." (Fulvia Caprara, 'La Stampa', 4 luglio 2019)
"(...) Un classico quando non c'è nulla di meglio da mettere in scena." (SteG), 'Il Giornale', 4 luglio 2019)