Il museo di storia naturale di Chicago viene riaperto al pubblico con una grande festa, nonostante le indicazioni contrarie di Margo Green, biologa che vi lavora da tempo, e del tenente di polizia Vincent D'Agosta. Strani fenomeni si sono verificati in alcune zone del museo, e Margo sta cercando di capire quale ne sia l'origine. Mentre la festa è in corso, un essere mostruoso comincia a fare vittime, uccidendo chiunque gli capiti a tiro. Il panico dilaga tra gli invitati, alcuni cercano una via d'uscita attraverso i sotterranei, altri si rifiutano di muoversi. Margo, con l'aiuto del dott. Frock, riesce a ricostruire l'accaduto: un virus è in grado di introdurre materiale genetico nel DNA, il quale a sua volta produce un ormone che provoca mutazioni fisiche estreme. Così è successo ad un ricercatore del museo e al materiale che aveva inviato in alcune casse aperte e non controllate. Dopo molta paura, il mostro viene vinto e ucciso. Margo e il tenente si ritrovano salvi all'aperto, e lei gli restituisce la pallottola portafortuna che lui le aveva regalato.
SCHEDA FILM
Regia: Peter Hyams
Attori: Penelope Ann Miller - Margo Grenn, Tom Sizemore - Vincent D'Agosta, Linda Hunt - Anna Gutmbert, James Whitmore - Albert Frock, Clayton Rohner - Detective Hollingsworth, Chi Moui Lo - Greg Lee, Thomas Ryan - Parkinson, Lewis Van Bergen - John Whitney, Audra Lindley - Dott. Zweizig, Francis X. McCarthy - Signor Blaisedale, Robert Lesser - Sindaco Owen, Constance Tower - Signora Blaisedale, Diane Robin - Moglie Del Sindaco Owen
Soggetto: Douglas Preston, Lincoln Child
Sceneggiatura: Amanda Silver, Rick Jaffa, John Raffo, Amy Holden Jones
Fotografia: Peter Hyams
Musiche: John Debney
Montaggio: Steven Kemper
Scenografia: Philip Harrison
Durata: 104
Colore: C
Genere: HORROR
Specifiche tecniche: SCOPA A COLORE
Tratto da: TRATTO DALL'OMONIMO ROMANZO DI DOUGLAS PRESTON E LINCOLN CHILD
Produzione: GAME ANNE HURD, SAM MERCER
Distribuzione: CECCHI GORI DISTIRBUZIONE (1997) - CECCHI GORI HOME VIDEO
NOTE
REVISIONE MINISTERO APRILE 1997.
CRITICA
La diligente regia di Peter Hyams sfrutta bene lo spazio e non fa mancare la giusta dose di suspence. (La Repubblica, Roberto Nepoti, 2/6/1997)
La rivelazione finale un po' attiene allo scientifico, un po' accredita il magico, ma purtroppo non brilla per originalità. Il meglio del film è nella suggestiva scenografia creata da Philip Harrison e fotografata con la dovuta atmosfera dallo stesso regista Peter Hyams, uno dei pochissimi in grado di svolgere le due funzioni. (La Stampa, Alessandra Levantesi, 1/5/1997)