Relazioni pericolose

Les liaisons dangereuses 1960

FRANCIA 1959
Juliette de Merteuil, apprendendo che il suo amante ha chiesto la mano della giovane Cecile Volanges, decide dl vendicarsi. Convince Il suo 'fidanzato' Valmont a sedurre Cecile. Valmont inizia l'operazione, ma s'innamora di una giovane signora, Marianne. Quando costei rientra a Parigi, Valmont fa di Cecile la sua amante e, per convincere Juliette che non è innamorato di Marianne, le promette di sedurla per poi abbandonarla. Ma invece decide di fuggire con Marianne. L'intervento di Juliette manda a monte i suoi piani. Valmont finisce ucciso da un innamorato di Cecile, mentre Juliette viene sfigurata per un incidente.
SCHEDA FILM

Regia: Roger Vadim

Attori: Jeanne Moreau - Juliette di Merteuil, Gérard Philipe - Visconte Di Valmont, Annette Stroyberg - Marianne de Tourvel, Madeleine Lambert - M.me Rosemonde, Jeanne Valérie - Cecile Volanges, Jean-Louis Trintignant - Danceny, Boris Vian - Prevan, Simone Renant - M.me Volanges, Nicolas Vogel - Jerry Court, Alexandra Stewart - Un amica di Miguel (non accreditata

Soggetto: Choderlos De Laclos - romanzo

Sceneggiatura: Roger Vailland, Roger Vadim, Claude Brulé

Fotografia: Marcel Grignon

Musiche: James Campbell (II), Theolonius Monk

Montaggio: Victoria Mercanton

Scenografia: Robert Guisgand

Costumi: Gladys de Segonzac

Durata: 105

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO STORICO

Tratto da: romanzo omonimo di Choderlos de Laclos

Produzione: LES FILM MARCEAU, CARLO PONTI

Distribuzione: CEIAD COLUMBIA

CRITICA
"La vicenda reca il segno della gratuità e i personaggi che vi si agitano, tutti in funzione di una tesi assurda e umanamente poco plausibile, non posseggono né una dimensione psicologica, né una dimensione umana. Essi pertanto assomigliano a vuoti manichini, cui invano l'autore tenta di conferire rilievo ergendoli a simbolo di una 'fauna' umana che esiste solo nella sua mente. Realizzato con l'evidente intento di 'épater les bourgeois', il film si giustifica solo sul piano dell'erotismo puro e del sadismo sessuale oltreché ideologico.
(..) Il moralismo e l'ipocrisia borghese minano i rapporti sentimentali: questo appare il significato dell'opera che propone come rimedio la libertà sessuale e la sincerità, elementi considerati dall'autore come gli unici capaci di dare un senso ai rapporti umani e di preservarli nel tempo da tutte le insidie rappresentate dai dettami dell'etica e del vivere civile. (...) Gli interpreti, comunque, nonostante l'insussistenza dei personaggi loro affidati, si disimpegnano a dovere." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 53, 1963)