Rara - Una strana famiglia

Rara

3/5
Il tema della “genitorialità diversa” in un film dall’approccio diretto e delicato

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ARGENTINA 2016
Sara è una ragazzina che vive con la madre, la sorella e la moglie di sua madre. La sua vita è felice e la sua quotidianità spensierata ma quando l'adolescenza si affaccia nella sua esistenza, l'impatto con le vite dei coetanei e i primi confronti con l'altro sesso sollevano una serie di problemi. Le cose diventano ancora più complicate quando suo il tenta a tutti i costi di ottenere la custodia delle sue figlie. Basato sulla storia vera di una battaglia legale che un padre ha intrapreso per ottenere la custodia di sua figlia, cresciuta in una famiglia omosessuale.
SCHEDA FILM

Regia: Pepa San Martín

Attori: Julia Lübbert - Sara, Mariana Loyola - Paula, Agustina Muñoz - Lia, Emilia Ossandon - Cata, Daniel Muñoz - Victor, Sigrid Alegría - Nicole, Coca Guazzina - Icha, Nicolás Vigneaux - Julian, Micaela Cristi - Pancha

Sceneggiatura: Alicia Scherson, Pepa San Martín

Fotografia: Enrique Stindt

Musiche: Ignacio Pérez

Montaggio: Soledad Salfate

Scenografia: Amparo Baeza

Costumi: Mary Ann Smith

Durata: 90

Colore: C

Genere: DRAMMATICO COMMEDIA

Specifiche tecniche: (1:2.35)

Produzione: MANIFACTURA DE PELICULAS, LE TIRO CINE ARGENTINA

Distribuzione: NOMAD FILM

Data uscita: 2016-10-13

TRAILER
NOTE
- REALIZZATO CON IL SUPPORTO DI: CORFO CONSEJO NACIONAL DE LA CULTURA Y LAS ARTES, IBERMEDIA, INCAA.
CRITICA
"Ambientato nel clima rilassato di Viña del Mar, la citta turistica sul Pacifico, risuona di musica pop, si sviluppa attraverso rituali studenteschi nei collegi esclusivi, nei rapporti familiari con un'attenzione puntata più sulla crescita emotiva della protagonista, sulla sua personale indipendenza da raggiungere, una conquista sempre faticosa, raccontata con grande sensibilità e attenzione alle sfumature." (Silvana Silvestri, 'Il Manifesto', 13 ottobre 2016)

"Se almeno il tema 'di attualità' fosse sviluppato con un pizzico in più di ironia o di spirito da commedia, del tutto mancanti negli adulti, la cosa si sarebbe forse fatta un po' più interessante. Così è la piatta illustrazione, debordante nel melodramma, di un motivo sociologico. La società contemporanea attraversata dalla trasformazione del canone familiare tradizionale." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 20 ottobre 2016)