Franco Adami, appartatosi in un casolare con Mirella, prostituta diciassettenne, in un momento di "raptus" la ferisce per ritrarla cosparsa di sangue sul corpo nudo; ma, fuggendo inorridito per la propria impresa, ne provoca la morte per dissanguamento. Denunciato da Garavino, un guardone che ha assistito alla scena ed è a sua volta fuggito inorridito, Franco viene malaccortamente difeso dall'avv. D'Orazio e rischia l'ergastolo. Contro l'assassino finisce per pesare notevolmente il quotidiano locale, diretto da Giorgio Tavani. A questo punto la difesa viene assunta dall'anziano e anticonformista avv. Montani che convince delle proprie tesi il Tavani conducendolo al Manicomio Giudiziario provinciale ove il Direttore illustra diversi casi di patologia criminale. Il nuovo atteggiamento del giornale e la linea di difesa del Montani, portano all'incriminazione di Franco per omicidio preterintenzionale e al suo ricovero in manicomio.
SCHEDA FILM
Regia: Marino Girolami
Attori: Alberto Fogliani, Armando Guarnieri, Nuccia Belletti, Edoardo Toniolo, Ketty Barbero - Giovane Prostituta, Pierre Cressoy - Giorgio Tavani, Umberto Liberati - Franco Adami, Piero Lulli - Gilberto, Krista Nell, Daniele Vargas - Dir. Manicomio, Silvio Bagolini - Rag. Usai, Solvejg D'Assunta - Francesca, Antonio Marziano, Attilio Dottesio - Comm. Polizia, Marcello Bonini Olas - Prete Del Collegio, Giampiero Littera - Canapino, Maurizio Merli - Giornalista Barni, Enzo Andronico - Padre Di Francesco, Josha Gabor - Gilberto Da Bambino, Folco Lulli - Avv. Montani
Soggetto: Marino Girolami
Sceneggiatura: Marino Girolami
Fotografia: Alberto Fusi
Musiche: Piero Umiliani
Montaggio: Rosalba Sensi
Durata: 95
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: COLORE TECHNOSTAMPA
Produzione: KIK FILM (BOLOGNA), CROWN FILM (ROMA)
Distribuzione: KIK FILM
NOTE
- IL FILM, PRESENTATO AL PUBBLICO NEL 1969 COL TITOLO EROS E THANATOS FU IMMEDIATAMENTE SEQUESTRATO.
- LA REVISIONE MINISTERIALE DEL 25/06/2020 HA ABBASSATO IL DIVIETO DI VISIONE DA 18 AI 14 ANNI.
CRITICA
"Il regista di Eros e Thanatos ha inteso, con la sua pellicola, spezzare una lancia per gli omicidi sessuali, che egli ritiene sempre piu' di competenza dello psichiatra che non del giudice [...]". ("King Cinema")