Rango è un camaleonte domestico, abituato a vivere nel suo comodo e tranquillo terrario, che a causa di uno sbandamento dell'auto dei suoi proprietari, si troverà perso in nel mezzo del deserto. Tuttavia, il suo coraggio e la sua voglia di protagonismo lo faranno diventare l'imprevisto eroe di una cittadina del West chiamata Dirt...
SCHEDA FILM
Regia: Gore Verbinski
Soggetto: Gore Verbinski, James Ward Byrkit
Sceneggiatura: John Logan
Musiche: Hans Zimmer
Montaggio: Craig Wood
Scenografia: Mark McCreery
Effetti: Industrial Light & Magic (ILM)
Durata: 107
Colore: C
Genere: ANIMAZIONE
Produzione: GORE VERBINSKI, GRAHAM KING, JOHN B. CARLS, ADAM CRAMER, SHARI HANSON, DAVID SHANNON PER BLIND WINK, GK FILMS, NICKELODEON MOVIES
Distribuzione: UNIVERSAL PICTURES INTERNATIONAL ITALY - DVD E BLU-RAY: UNIVERSAL PICTURES ITALIA HOME ENTERTAINMENT HOMEVIDEO (2011)
Data uscita: 2011-03-11
TRAILER
NOTE
- VOCI DELLA VERSIONE ORIGINALE: JOHNNY DEPP (RANGO), BILL NIGHY (JAKE), NED BEATTY (TORTOISE JOHN), ABIGAIL BRESLIN, ISLA FISHER, TIMOTHY OLYPHANT, ALFRED MOLINA, RAY WINSTONE.
- CANDIDATO AI GOLDEN GLOBES 2012 COME MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE.
- OSCAR 2012 COME MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE.
CRITICA
"Senza troppa fortuna, i fratelli Coen l'hanno declinata al maschile ('Il Grinta'), ma la grinta, quella vera, quella western è di 'Rango', il camaleonte animato di Gore Verbinski, che dopo 'I Pirati dei Caraibi' si prende una gloriosa vacanza nel deserto con lo sceneggiatore premio Oscar John Logan. Eroe per caso, anti-eroe per umanità (è un rettile umano, troppo umano), 'Rango' non rifugge il mito del WWW (Wild Wild West), ma sposta più avanti la frontiera del nostro immaginario: tra mammiferi pelosi e amori a sangue freddo, i piccini rideranno, mentre i grandi si stropicceranno gli occhi per le citazioni (da 'Paura e delirio a Las Vegas' a Clint Eastwood, passando per 'Apocalypse Now' e 'Chinatown') e la straordinaria qualità visiva, felicemente orfana di 3D. Per sottotesti, empatia e respiro, 'Rango' è un capolavoro, che mette il fiato sul collo ai maghi CGI della Pixar: almeno al cinema, il trasformismo è da applausi." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 10 marzo 2011)
"'Rango', pronuncia 'Rengo', è una bellissima sorpresa che fa vivere 107 minuti a quattro stellette agli appassionati di cartoon e western, presente come mito, citazione e memoria storica oltre che con la band in sombrero stile Paulista che fa da coro. (...) Funziona proprio l'aspetto del viaggio oltre, di esperienza psichedelica dove il mix surreale delle forme diventa la sostanza del racconto dove si raccomandano le patologiche analitiche osservazioni ingigantite, lo strabiliante inizio con incidenti stradali, l'arrivo dell'acqua, come petrolio, e la scena nel saloon col bel sigaro acceso che frigge di rabbia, la sciantosa e l'orfanella. E se nella morale ogni convenzione è rispettata (sindaco alleato con la malavita!) c'è pure una ballata che sembra di Brecht e Weill. Insomma, una stravaganza di gran classe, solo con qualche minuto in più che rischia l'assuefazione ad un tipo di miracolo visivo che ormai non appartiene più né al mondo reale né a quello dei cartoon una volta così ben distinti e oggi tesi a fingere un mostro-cinema a una sola dimensione." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 11 marzo 2011)
"Altro che 'Il Grinta'. Uno dei più bei western degli ultimi anni è un cartone animato. Logica conseguenza di un processo, intensificatosi negli ultimi anni e ormai irreversibile, di trasformazione del film d'animazione da prodotto tipicamente pensato per l'infanzia a genere che schiaccia ben più di un occhio al pubblico adulto. Non sfugge a questa regola 'Rango', esordio animato per la Industrial Light & Magic, firmato dal 'pirata dei Caraibi' Gore Verbinski, qui in vena di zingarate insieme al sempre più versatile Johnny Depp che presta la voce al protagonista calandosi in pieno nel personaggio (consigliamo di recuperare successivamente, in dvd, l'edizione originale). (...) I cinefili impazziranno per i rimandi, spesso irriverenti, con cimeli western del passato. Qui si respira aria di John Ford e Sergio Leone, di 'Mezzogiorno di fuoco' e 'Per un pugno di dollari'. Volendo, ci sarebbero anche citazioni di Sartre e capirete quindi che i piccoli spettatori faticheranno non poco a cogliere l'essenza globale, padellate in testa a parte. Male minore per uno dei titoli più accattivanti di questo inizio 2011." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 11 marzo 2011)
"La prima volta del regista dei 'Pirati dei Caraibi' e la prima volta della Industrial Light & Magic, insieme per 'Rango', film d'animazione nei paesaggi del West, sulle orme mitiche di Ford, Peckinpah, Eastwood, più Sergio Leone. Gore Verbinski fa anche appello alle sue origini polacche per immaginare tentacoli viscidi, musi gelatinosi, corpi decomposti già visitati nella famosa saga con Johnny Depp, che qui (nell'originale) presta la voce al camaleonte protagonista, chiamato nel film chissà perché 'lucertola'. È invece il testone verde cangiante all'origine della crisi d'identità dell'animaletto che si trova sbalzato dall'auto dei suoi padroni - un vita in una scatola di vetro - nel deserto del Mojave, California ai confini del Nevada. Marchio Paramount per questo 'cartoon' ricalcato sugli attori in carne e ossa (prima si sono effettuate le riprese dal vivo), sistema che Verbinski chiama emotion-capture, a seguito degli esperimenti di Robert Zemeckis (motion-capture) che ha radicalizzato il sistema con i sensori applicati agli attori e poi convertiti in pixel. Il risultato però è l'opposto, niente meravigliosi corpi ibridi di 'Beowulf', 'Polar Express', 'A Christmas Carol' ma una galleria di freaks costruiti con materiali di scarto, arte povera, pupazzetti repellenti che popolano il villaggio Polvere dove finisce il nostro eroe. L'umano non traspare se non in forma di doppio sfigurato, simulacro di cartapesta." (Mariuccia Ciotta, 'Il Manifesto', 11 marzo 2011)