Ossessionato da una vita professionale e sentimentale a dir poco fallimentare, un giovane imprenditore inglese viene coinvolto dal suo consulente fiscale in una colossale truffa. Inseguito dalla mafia russa e dai servizi segreti britannici si salverà, per puro caso, con un finale a sorpresa.
SCHEDA FILM
Regia: Ed Thomas
Attori: Joseph Fiennes - Sean Deeny, Tara Fitzgerald - Masha, Rhys Ifans - Pete Thompson, Sadie Frost - Sarah Thompson, Steven Berkoff - Mr. Kant, Keith Allen - Dr. Jones, Nick Moran - Harry, Andrew Howard - Trevor
Soggetto: James Hawes
Sceneggiatura: James Hawes
Fotografia: Tony Imi
Musiche: John E.R. Hardy
Montaggio: Chris Lawrence
Scenografia: Hayden Pearce
Costumi: Jany Temime
Effetti: Arkadiusz Rosczak, Richard Reeves
Durata: 88
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Tratto da: libro di James Hawes
Produzione: ENTERTAINMENT FILM DISTRIBUTORS, FRICTION FACTORY
Distribuzione: CDI - BUENA VISTA INTERNATIONAL ITALIA
Data uscita: 2001-05-04
CRITICA
"Un esempio per scuole di sceneggiatura: tutto ciò che non si deve fare. Cercando di creare un'atmosfera estemporanea e allucinogena allineata alla visibile instabilità dei protagonisti, si elidono passaggi e si scrivono marionette invece di personaggi, con la regia di Ed Thomas dal libro omonimo (ma pare più riuscito) di James Howes (?) Il trash dei contenuti invade la forma, che si sforma e incattivisce lo spettatore. Così di rancido resta soltanto il gusto finale. E' un paradosso maldestro che mette insieme il degrado della Russia d'oggi e l'infertilità maschile nostra contemporanea. Puro alluminio fra i denti". (Silvio Danese, 'Il Giorno', 11 maggio 2001)
"Non sempre la 'British New Wave' mantiene ciò che promette. 'Rancid alluminium', tratto dall'omonimo romanzo di Irvine Welsh, risulta una pasticciata provocazione cinematografica tra commedia e thriller, tra trash e demenzialità, piuttosto faticosa da seguire, modaiola nel senso più irritante del termine. Nel cast si fronteggiano Joseph Fiennes, l'eroe di 'Shakespeare in love', e Rhys Ifans, passato alla storia come il coinquilino in mutande di Hugh Grant in 'Notting Hill'". (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 11 maggio 2001)