Ralph Spaccatutto è il depresso protagonista del videogame "Felix Aggiustatutto" che, dopo trent'anni di attività, si è stancato di fare il cattivo. Per questo decide di avventurarsi attraverso diverse generazioni di videogame e dimostrare a tutti che anche lui ha la stoffa per diventare un eroe...
SCHEDA FILM
Regia: Rich Moore
Sceneggiatura: Jennifer Lee (IV), Phil Johnston
Musiche: Henry Jackman
Montaggio: William J. Caparella
Effetti: Walt Disney Animation Studios
Durata: 101
Colore: C
Genere: ANIMAZIONE
Produzione: WALT DISNEY ANIMATION STUDIOS
Distribuzione: THE WALT DISNEY COMPANY ITALIA
Data uscita: 2012-12-20
TRAILER
NOTE
- PRODUTTORE ESECUTIVO: JOHN LASSETER.
- VOCI DELLA VERSIONE ORIGINALE: JOHN C. REILLY (RALPH SPACCATUTTO), JANE LYNCH (SERGENTE CALHOUN), DENNIS HAYSBERT (GENERALE HOLOGRAM), SARAH SILVERMAN (VANELLOPE VON SCHWEETZ), STEFANIE SCOTT (MOPPET), BRANDON T. JACKSON (COILY THE SNAKE), JACK MCBRAYER (FIX-IT FELIX), SKYLAR ASTIN (ROY), SCOTT MENVILLE (TIGOR), JACK ANGEL (ZOMIE), JAMIE ELMAN (TURTLE), GEORGE KOTSIOPOULOS (KANO), GERALD C. RIVERS (M. BISON).
- FUORI CONCORSO ALLA VII EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA (2012) NELLA SEZIONE 'ALICE NELLA CITTÀ'.
- CANDIDATO ALL'OSCAR 2013 COME MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE.
CRITICA
"Ripassatevi i videogiochi anche vintage per divertirvi con questa extravaganza disneyana in cui il cattivo del titolo, in cura presso i perfidi anonimi, decide di cambiare: sono loro che mi disegnano così, diceva Jessica. Ipotizzando che anche i videogiochi abbiano un'anima, Ralph viaggia per il riscatto col suo caleidoscopico inconscio che alla fine lo renderà eroe. Difesa dell'io morale (Kant computerizzato?) il film spara allegria e fantasia, esplosione di toy story in full immersion, rivivendo i più noti mondi elettronici." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 20 dicembre 2012)
"Da qualche tempo, nei cartoon, i cattivi sono diventati i protagonisti. Qui tocca a 'Ralph Spaccatutto': che cattivo, in realtà, non è affatto; soltanto, lo hanno programmato così. (...) Non è inedita l'idea di mettere assieme cinema e videogame. Di certo, però, 'Ralph Spaccatutto' rappresenta una delle varianti migliori, perché il cartoon di Rich Moore racconta una vera storia. E con tanto di «morale della favola»: non si devono accettare i ruoli per cui siamo stati programmati; bisogna imparare il valore dell'amicizia e della collaborazione." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 20 dicembre 2012)
"Ambientato in una sala giochi dove, nell'orario di chiusura, i personaggi dei videogame (proprio come i giocattoli di 'Toy Story') possono muoversi in autonomia, 'Ralph Spaccatutto' 3D porta il marchio Disney/Pixar, quanto basta a definirne l'alto livello di qualità. Stanco di essere protagonista di un arcaico videogioco dove lui tutto distrugge affinché un altro possa tutto riaggiustare, l'omone cattivo Ralph - in realtà buono e malinconico - decide di avventurarsi in diversi e più moderni giochi alla ricerca di un'alternativa di vita. Il che permette al regista Rich Moore e ai suoi fantastici collaboratori di imbastire un delizioso road movie lungo le strade del videogame, elaborando divertenti e immaginifici stili di animazione ispirati ora uno ora all'altro dei giochi citati (da Halo a Mario Kart). Al film è abbinato un corto bianco-nero, 'Paperman', un vero gioiello." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 20 dicembre 2012)
"Coloratissimo, veloce e rumoroso proprio come un gioco elettronico, il cartoon 3D è un divertente road movie nell'universo del virtuale, ma alla fine i temi sono quelli di sempre: l'amicizia, la lealtà, il bisogno di riscatto e di amore." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 20 dicembre 2012)
"Dura la vita da cattivo dei videogame. Chiedetelo all'energumeno Ralph: ogni giorno prova a spaccare tutto in un palazzo di piccolo borghesi difesi dal diligente Felix Aggiustatutto. E dopo ogni partita, Ralph mestamente va a dormire nella discarica da cui vede la vita felice dei suoi antagonisti. Loro al caldo e lui al freddo. E se il nostro mostro cambiasse copione? Sulla scia dell'animazione hollywoodiana pro-cattivi ('Megamind', 'Cattivissimo me', 'Paranorman'), Ralph Spaccatutto ha una prima parte deliziosa (il mondo dei videogame è descritto con perizia geografica, e politica, degna di una Terra di Mezzo tolkieniana) e una seconda leggermente stucchevole. Ma è pur sempre un cartoon ricco di idee che parla alla generazione dei papà quarantenni (nostalgia dei videogame arcade a 8 bit degli '80) coinvolgendo anche i loro figli." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 20 dicembre 2012)
"Troppo spesso, cinema e videogame non sono andati allo stesso passo. Le rispettive trasposizioni (dal grande schermo al gioco o viceversa) hanno riservato più delusioni che belle sorprese. Ci voleva il genio di John Lasseter per fare giustizia regalando, sotto l'albero, un titolo Disney degno di questo nome. 'Ralph Spaccatutto' è l'incontro di due mondi. Nel film, di quello ormai preistorico degli 8bit con quello moderno degli sparatutto (passando per il similmanga). In sala, tra genitori che vivranno un loro personale amarcord fatto di suoni e creature vintage (Sonic, M. Bison, DonkeyKong, Pac-Man etc) e figli che maneggiano i controller come noi attaccavamo con disinvoltura le figurine con le celline biadesive. Il tutto, servito con un' idea piacevolmente intelligente. Immaginate una sala giochi con gli utenti che durante il giorno si alternano ai vari titoli. Già, ma quando si tira giù la saracinesca, che succede ai protagonisti dei videogames? L'idea è immaginarsi una doppia vita dei personaggi dei vari giochi, i quali, terminato «l'orario di lavoro», si incontrano all'interno della Game Central Station o si radunano in gruppi di supporto per cattivi. (...) La storia scorre via piacevole e piccoli e grandi si divertono come matti. Anche perché, per una volta, un film parla di qualche cosa che li accomuna, usando la stessa lingua. Sono i miracoli che avvengono, di solito, a Natale." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 20 dicembre 2012)
"Piacerà sicuramente ai bambini perché è un Disney natalizio come non si vedeva da molti Natali. E anche a parecchi adulti. Per il gran numero e la bontà delle trovate. E anche, imprevedibilmente per il discorso di fondo. Né banale né retrivo, come non di rado si riscontra nei prodotti targati Disney. Nell'era dei computer disumanizzanti, 'Ralph' rimette in circolo il libero arbitrio. Anche i videopupazzi possono scegliere. Alla faccia di chi li ha programmati." (Giorgio Carbone, 'Libero', 20 dicembre 2012)