Ragazzi miei

The Boys Are Back

AUSTRALIA 2009
Joe Werr, alla prematura scomparsa della seconda moglie, è obbligato suo malgrado ad affrontare una serie di quotidiane difficoltà familiari. Prima tra tutte l'immenso dolore che il figlio Artie sta vivendo per la perdita della mamma. Ad aggiungere il proprio bagaglio 'emotivo' alla già complicata circostanza arriva poi l'adolescente Harry, il figlio che Joe ha avuto dal suo precedente matrimonio. Oppresso dalla difficile situazione, improvvisamente e senza seguire un piano prestabilito, l'uomo decide di lasciarsi tutto alle spalle per condurre insieme ai suoi ragazzi una vita spensierata e lontana dalle convenzioni. Tuttavia, tirare avanti senza regole si rivela un'avventura non troppo facile e ben presto Joe si troverà costretto a rientrare nelle regole, senza però rinunciare all'allegria e all'esuberanza sperimentate nel diverso stile di vita.
SCHEDA FILM

Regia: Scott Hicks

Attori: Clive Owen - Joe Warr, Nicholas McAnulty - Artie Warr, George MacKay - Harry Warr, Emma Booth - Laura, Laura Fraser - Katy Warr, Julia Blake - Barbara, Chris Haywood - Tom, Erik Thomson - Digby, Natasha Little - Flick, Emma Lung - Mia, Steven Robertson - Direttore

Soggetto: Simon Carr - Romanzo

Sceneggiatura: Allan Cubitt - adattamento

Fotografia: Greig Fraser

Musiche: Hal Lindes

Montaggio: Scott Gray

Scenografia: Melinda Doring

Arredamento: Glen W. Johnson

Costumi: Emily Seresin

Effetti: Angelo Sahin, Marty Pepper

Durata: 104

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: ARRICAM LT/ST, ARRIFLEX 235, SUPER 35 STAMPATO A 35 MM (1:2.35)

Tratto da: romanzo autobiografico "The Boys Are Back in Town" di Simon Carr

Produzione: HOPSCOTCH PRODUCTIONS, TIGER ASPECT PRODUCTIONS, SOUTHERN LIGHT FILMS, SCREEN AUSTRALIA, THE SOUTH AUSTRALIAN FILM CORPORATION, BBC FILMS, AUSTRALIAN FILM FINANCE CORPORATION (AFFC)

Distribuzione: WALT DISNEY STUDIOS MOTION PICTURES, ITALIA (2010)

Data uscita: 2010-06-25

TRAILER
NOTE
- CLIVE OWEN FIGURA ANCHE TRA I PRODUTTORI ESECUTIVI.
CRITICA
"L'idea è di smaltire il dolore instaurando con li bimbo un rapporto 'fra uomini' in una speciale isola esistenziale di disordine e fanciullesca anarchia. Ai due si unisce presto anche il figlio di primo letto, George McKay, un quattordicenne riservato e ansioso che ha sofferto del divorzio e dell'abbandono del padre. Il tutto si svolge sulla costa meridionale, in una calda e assolata cornice campagnola a ridosso dell'Oceano: uno dei pochi elementi di suggestione del film, insieme alla presenza sempre persuasiva di Owen che però da sola non basta. Con l'acclamato 'Shine', Scott Hicks aveva dimostrato buona sensibilità di regia, ma la drammaturgia del copione basato sul libro autobiografico di Simon Carr è troppo semplicistica e inerte. E, francamente, il metodo educativo di Owen appare discutibile se, da antidoto al lutto, si trasforma in scelta di vita." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 25 giugno 2010)