Ragazze senza nome

Penny e Jane Lowe, due sorelle artiste di varietà, vengono arrestate dallo sceriffo Mitch Bowers mentre tentano di raggiungere Los Angeles con l'autostop. Per punizione, le due sorelle vengono inviate in una fattoria-riformatorio, dove le ragazze arrestate per vagabondaggio sono impiegate nella raccolta del cotone sotto la sorveglianza di guardiani poco scrupolosi. In realtà, nella fattoria accadono cose poco chiare e poco pulite. Russ Tropp, il proprietario della fattoria, ha aiutato con il suo denaro il giudice Cecilia Steele ottenere l'incarico e l'ha sposata segretamente da quattro mesi, non per affetto, ma per basso calcolo. Grazie a lei, infatti, riesce ad ottenere i prigionieri che impiega per pochi soldi nel lavoro estenuante dei campi. I giovani non vengono sottoposti a visite mediche né vi è alcun controllo sulla loro alimentazione. Quando Baby, una delle ragazze, sviene nel campo, Bob, il figlio del giudice Steele, l'accompagna in ospedale ma la ragazza, che aspettava un bambino, muore poco dopo. Russ Tropp è proprietario anche della locale stazione televisiva e quando viene informato che Penny Lowe ha una bella voce la invita a casa sua. Penny accetta l'invito malgrado i timori della sorella Jane, che a sua volta informa dei suoi sospetti Bob. Il ragazzo giunge appena in tempo per salvare Penny dalla violenza di Tropp, mentre Jane informa Cecilia Steele di quanto sta accadendo. Nel frattempo, i lavoratori venuti a conoscenza dei loschi maneggi di Tropp per ingaggiare centinaia di lavoratori messicani, marciano compatti contro di lui.