Stati Uniti, 1958. Al popolare quiz televisivo "Twenty One", presentando da Jack Barry, il fenomeno Herbie Stempel, ebreo rappresentante della classe medio-bassa del paese, secondo i produttori del programma, Dan Enright e Albert Freedman, non ha più l'audience degli inizi. Costoro lo convincono ad autoeliminarsi non rispondendo ad una banale domanda sul cinema, per dare spazio al futuro nuovo campione, il rampollo di una delle più blasonate famiglie d'America, i Van Doren. Figlio dell'illustre poeta Mark, Charles è bello, biondo, e dotato di una cultura enciclopedica. Visto che l'audience aumenta, Enright convince questi ad accettare dapprima le domande in anticipo, e poi addirittura le risposte. Stempel, che ha ricevuto vane promesse da Enright per una carriera televisiva, decide di denunciare il programma per frode, ma i risultati dell'inchiesta, per decisione del giudice, restano segreti. Ciò insospettisce Goodwin, avvocato del Sottocomitato del Congresso sul controllo legislativo, il quale, iniziando un'indagine sui concorrenti del quiz, riesce ad incontrare Herbie, che naturalmente denuncia la vera situazione. Ma al processo (mentre Van Doren, che è diventato un vero idolo nazionale, si rifiuta inizialmente di testimoniare) il carattere impetuoso di Stempel e le cure psichiatriche cui si è sottoposto dopo la forzata uscita dal quiz lo mettono in cattiva luce presso la giuria. Tuttavia un altro concorrente mostra a Goodwin la lettera che lui stesso si è spedita in anticipo con le risposte del quiz, dimostrando la frode. Charles Van Doren, messo alle strette e confidatosi col padre, decide di fare pubblica ammenda delle sue colpe, ed Enright e Freedman vengono sospesi dall'attività televisiva. Ma il pubblico ha memoria corta: i due produttori tornano ben presto ad imperversare e lo sponsor a sponsorizzare il suo "Gerital" anche se ha dolosamente influenzato il programma a quiz.
SCHEDA FILM
Regia: Robert Redford
Attori: John Turturro - Herbie Stempel, Rob Morrow - Dick Goodwin, Ralph Fiennes - Charles Van Doren, Paul Scofield - Mark Van Doren, David Paymer - Dan Enright, Barry Levinson - Dave Garroway, Hank Azaria - Albert Freedman, Martin Scorsese - Sponsor, Johann Carlo - Toby Stempel, Allan Rich - Robert Kintner, Mira Sorvino - Sandra Goodwin, Elizabeth Wilson - Dorothy Van Doren, Christopher McDonald - Jack Barry
Soggetto: Richard N. Goodwin
Sceneggiatura: Paul Attanasio
Fotografia: Michael Ballhaus
Musiche: Mark Isham
Montaggio: Stu Linder
Scenografia: Jon Hutman
Costumi: Kathy O'Rear
Durata: 132
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: PANROAMICA A COLORI
Tratto da: libro omonimo di Richard N. Goodwin
Produzione: MICHAEL JACOBS, JULIAN KRAININ, MICHAEL NOZIK
Distribuzione: BUENA VISTA INTERNATIONAL ITALIA (1995) - HOLLYWOOD PICTURES HOME VIDEO
NOTE
- REVISIONE MINISTERO FEBBRAIO 1995.
CRITICA
"Robert Redford ha dato rilievo a tutto: personaggi, coro, ambienti, con una dinamica serrata di fatti che però non gli impedisce mai di proporre, sempre molto da vicino, personaggi e psicologie, con una incisività polemica al momento di tirare le somme non disgiunta mai, però, da un'attenzione quasi partecipe per tutti i casi umani che via via si propongono attraverso la ridda concitata di quei fatti. Una narrazione rigorosa, perciò, una regia di polso (sorretta dalle immagini splendide di Michael Ballhaus, collaboratore a suo tempo di Fassbinder) e, di conseguenza, una recitazione sempre all'altezza dei risultati cui si mirava: il migliore, John Turturro, nelle asprezze del concorrente che non accetta la sconfitta ingiusta, saldi comunque al suo fianco anche Ralph Fiennes ('Schindler's List') nei panni del campione falsario e Rob Morrow, il grande accusatore: tutti abilmente intenti a riproporre personaggi realmente esistiti e ancora vivi." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 19 Febbraio 1995)
"Diretto dal divo Robert Redford, che alterna l'attività di attore con quella di regista e talent-scout di giovani promesse, 'Quiz Show' rievoca lo scandalo che alla fine degli anni '60 esplose intorno al programma Twenty-One, il Lascia o raddoppia? d'America, dove per vincere non contava la risposta esatta ma l'indice di gradimento. Accuratissimo fino a sfiorare il perfezionismo, il film è però opaco e senza smalto. Il che lo rende anche piuttosto noioso." (Enzo Natta, 'Famiglia Cristiana', 29 Marzo 1995)
"Continuando nelle sue regie coraggiose ('Gente comune', 'Milagro', 'In mezzo scorre il fiume') il liberal Robert Redford pone il dito su un'altra piaga, che non è solo americana (di recente sono finiti in Procura italici quiz). Confeziona un film retrodatato (al 1958) ma avvincente, nell'alveo di quei film-spettacolo-con-contenuto in cui i migliori di Hollywood ci san fare. l film segue, in sostanza, tre personaggi - i due concorrenti e il detective - con le loro storie, anche personali, tre modi di comportarsi e di ascoltare la propria coscienza. Gli attori conferiscono loro forti contorni: John Turturro è il concorrente escluso (con toni un po' troppo da marameo); Rob Morrow l'indagatore che non si flette; Ralph Fiennes, il feroce SS Goeth della 'Lista di Schindler', il concorrente pentito." (Franco Colombo, "L'Eco di Bergamo", 18 Febbraio 1995)