Il meccanico Nino fidanzato di Maria una brava ragazza del quartiere, tifoso della squadra del Napoli ama lo sport pulito e senza inquinamenti di droga e di violenza. Con gli amici fonda un club: chi è contro la violenza negli stadi deve iscriversi e impegnarsi sul serio. L'iniziativa ha successo tra i giovani napoletani, il parroco la incoraggia (è tifoso anche lui), le donne cuciono striscioni e fazzoletti con i colori della squadra partenopea. La camorra tenta di ostacolare le intenzioni di Nino, poiché sa bene che là dove c'è ordine gli affari sono scarsi o nulli. Tenta perfino di comprare il giovanotto, ma la risposta di Nino è netta. La domenica allo stadio di Fuorigrotta, tutto fila liscio in curva B e, con l'ultimo goal della stagione, il Napoli vince il campionato. Trionfo dello sport e bacio d'amore tra Nino e Maria dopo qualche broncio.
SCHEDA FILM
Regia: Romano Scandariato
Attori: Nino D'Angelo - Nino, Laurentina Guidotti - Maria, Gina Perni, Antonella Patti, Pippo Cairelli, Enzo Berri, Benito Artesi, Antonio Allocca, Bruno Pesaola - Se Stesso, Biagio Izzo, Bruno Giordano - Se Stesso, Mario Romano, Andrea Carnevale - Se Stesso, Aldo Tarantino, Giuseppe Bruscolotti - Se Stesso
Soggetto: Nicola Masiello
Sceneggiatura: Nicola Masiello, Piero Regnoli
Fotografia: Silvio Fraschetti
Musiche: Franco Chiaravalle
Montaggio: Carlo Broglio
Scenografia: Francesco Calabrese
Costumi: Paola Giulianetti
Durata: 95
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI
Produzione: GLORIA CINEMATOGRAFICA
Distribuzione: TITANUS (1987) - MONDADORI VIDEO
CRITICA
"Il film si snoda in modo lineare e ingenuo, ma simpatico. Il filmetto, infatti, sia pure scontato in ogni suo passaggio (le violenze alla fidanzatina di Nino, il teppismo degli stadi, la mediazione di un sacerdote deciso a placare gli animi, in nome del binomio 'fede e tifo') è un prodotto naif ma sincero nel suo buon cuore che vede, come sempre, Nino D'Angelo paladino del Bene, indifferente persino alle coltellate che gli vengono inferte purché si tratti di difendere l'onesta e di denunciare lo smercio di biglietti falsi, di farsi in quattro per assistere in casa o in trasferta alle, ovviamente, registrazioni d'archivio della squadra prediletta e 'azzurra', fra le quali appaiono il veterano Bruno Pesaola e Bruno Giordano." ('Il Corriere della Sera' , 18 maggio 1987)
"Nino è un pacifista non radicale che vuole lo sport pulito e aborrisce la droga e tumulti. Con il beneplacito di Bruscolotti e Giordano, che presenziano all'inaugurazione con indubbio imbarazzo 'guaglione nostro' organizza un circolo non violento di tifosi con tanto di servizio d'ordine, gagliardetti, striscioni 'anima e core'. Spacciatori spacciati, curva B salva. Lo scudetto è alle porte in assoluta tranquillità (e chi potrebbe ormai dubitarne?). Immagini di repertorio, tifo da impazzire, blues metropolitani melodici in onore degli azzurri come il cielo e della dolce Maria. La Napoli dei vicoli, dei preti, dei biliardi, di Pesaola e dello skyline. Il rinnovatore della sceneggiata, sulla scia del trionfo partenopeo alle porte, strabilia per coerenza e senno narrativo. Si piange, si ride sbraitando per Diego Armando. Genuino spirito nazional popolare? Fare un viaggetto a Napoli per accertarsene. Tra gli altri interpreti, oltre Nino D'Angelo, Laurentina Guidotti, Bibi, Cocò, e via soprannominando. Commovente regia di Romano Scandariato." (Fabio Bo, 'Il Messaggero' , 8 aprile 1987)
"Diretto da Romano Scandariato, il film s'intitola 'Quel ragazzo della curva sud' e presenta accanto a Nino D'Angelo una nuova adolescente del cinema italiano, Laurentina Guidotti, per imbastire una storia sentimentale accanto alle imprese del giovane tifoso, intento ad organizzare un grande club che combatta scippatori e piccoli spacciatori che rendono difficile la vita negli stadi. E la ragazzina a gelo a della squadra di calcio che occupa il tempo, il cuore e la mente del suo innamorato quando egli non svolge il lavoro di meccanico. Subirà persino minacce da parte di malavitosi messi in difficoltà dalla popolarità improvvisa dello scugnizzo invitato in televisione da Bruno Pesaola e sostenuto da Bruno Giordano e Giuseppe Bruscolotti. Più che un film, è una celebrazione con la voce cantante di Nino D'Angelo fuori campo, con alcuni personaggi da commedia spesso al limite della macchietta, e con tanta voglia di vincere e migliorare che ricorda i buoni propositi de 'La città dei ragazzi'." ('la Repubblica', 11 aprile 1987)