QUEL CALDO AMORE

QUELQUES ARPENTS DE NEIGE

CANADA 1973
Verso la fine del 1873, il signor Lambert torna al villaggio di origine, non molto lontano dal confine tra Canada e Stati Uniti, insieme ai figli Giacomo e Giulia. Tutta la zona è in fermento: irredentisti del gruppo francofono contro gli inglesi. Giacomo, ormai adulto, si avvicina ai ribelli che sono capeggiati dal Vittorio. Giulia, invece, pur essendo promessa sposa al ricco Bernard, si sente fortemente attratta da Simone. Questi, avendo abusivamente rioccupata la propria casa, arraffata dall'industriale sir James Whitman, diviene involontariamente l'occasione di una azione di rivolta e di una feroce repressione: la casa, infatti, è stata incendiata dalla gelosa Laura; sir James perisce nell'incendio con due soldati inglesi; Simone viene ricercato come presunto assassino. Nelle azioni di guerra che immediatamente si sviluppano Vittorio muore in battaglia; Giacomo viene assassinato da militari mentre favorisce la fuga di Giulia e di Simone. Questi, inseguito sino ai pressi del confine da tre poliziotti inglesi, si uccide pur di non consegnarsi.
SCHEDA FILM

Regia: Denis Heroux

Attori: Daniel Pilon, Christine Olivier, Mylène Demongeot, Jean Duceppe, Gerard Poirier, Daniel Gadouas, Rose Rey Duzil, Frédéric De Pasquale, Roland Chenail

Soggetto: Denis Heroux

Sceneggiatura: Gilles Elie, Marcel Lefebvre

Fotografia: Bernard Chentrier

Musiche: François Cousineau, Marcel Lefebvre

Montaggio: Melanie Gelman, Yves Langlois

Durata: 85

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: CINESCOPE TECHNICOLOR

Distribuzione: REGIONALE (1974)

CRITICA
"Il film, girato in una regione sommersa da ghiacci invernali, ha nell'ambientazione l'aspetto più singolare e più attinente alla natura melodrammatica o tragicamente epica del materiale narrativo. Tuttavia, unendo un'antiquata storia d'amore al corrusco scontro di due gruppi etnici, non trova un equilibrato modo di fondere i due filoni. Per conseguenza, mentre il romanzo sentimentale cammina fiacco e scompensato, il tema poliotico affiora superficiale e pressoché estraneo. (Segnalazioni cinematografiche, vol. 77, 1974)