Cine-racconto di una delle figure politiche italiane più amate - l'unico leader comunista dell'Occidente che riuscì a far votare il suo partito da un cittadino su tre: Enrico Berlinguer. Sullo sfondo di un decennio di storia del nostro Pese si snodano i fili della memoria, la nostalgia di una politica fatta di passione sincera e di partecipazione popolare, per riflettere sull'eredità dell'esperienza di Berlinguer e su quegli anni cruciali.
SCHEDA FILM
Regia: Walter Veltroni
Attori: Giorgio Napolitano - Se stesso, Bianca Berlinguer - Se stessa, Monsignor Luigi Bettazzi - Se stesso, Lorenzo Cherubini - Se stesso, Silvio Finesso - Se stesso, Arnaldo Forlani - Se stesso, Alberto Franceschini - Se stesso, Richard Gardner - Se stesso, Mikhail Gorbaciov - Se stesso, Pietro Ingrao - Se stesso, Emanuele Macaluso - Se stesso, Alberto Menichelli - Se stesso, Eugenio Scalfari - Se stesso, Sergio Segre - Se stesso, Claudio Signorile - Se stesso, Aldo Tortorella - Se stesso
Soggetto: Walter Veltroni
Fotografia: Davide Manca
Musiche: Danilo Rea
Montaggio: Gabriele Gallo
Suono: Sandro Host
Durata: 117
Colore: B/N-C
Genere: DOCUMENTARIO
Specifiche tecniche: DCP
Produzione: SKY REALIZZATA DA CARLO DEGLI ESPOSTI PER PALOMAR
Distribuzione: BIM
Data uscita: 2014-03-27
TRAILER
NOTE
- VOCI: TONI SERVILLO (ENRICO BERLIGUER), SERGIO RUBINI (PIERPAOLO PASOLINI).
- FILM RICONOSCIUTO DI INTERESSE CULTURALE DAL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI-DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA.
- CANDIDATO AL DAVID DI DONATELLO 2015 COME MIGLIOR DOCUMENTARIO DI LUNGOMETRAGGIO.
CRITICA
"Nel XXX anniversario della morte di Enrico Berlinguer sono molte le iniziative non solo politiche con cui si sta cominciando a ricordarlo. Una delle più significative è di certo il film che Walter Veltroni ha intitolato 'Quando c'era Berlinguer' e che, oltre alle sue doti politiche, conferma anche quei suoi meriti di autore cinematografico con cui si è imposto attraverso gli anni in parallelo con la sua fortunata attività di scrittore e di saggista. Il film che si è scritto e diretto in bianco e nero e a colori accompagna con tecniche sapienti le numerose presenze di testimoni della vita del protagonista ascoltati nel corso dell'azione insieme a una gran copia di filmati, anche inediti, che sottolineano passo passo quel decennio così gravido di fatti che va dal '74, con la vittoria al referendum a favore del divorzio, alla morte, nell'84, dopo un comizio a Padova. In mezzo, commentandoli con la sua stessa voce, Veltroni ricorda tutta una serie di eventi cui ha assistito da ragazzo, da lontano, e anche più tardi, con adesione diretta. Comincia abilmente da chi non ricorda 'perché non sa': degli universitari che da lui intervistati su Berlinguer dimostrano di averlo soltanto sentito vagamente nominare. (...) esposto sempre da Veltroni quasi con riserbo, pur accogliendo echi segreti di emozione: per un politico molto amato, per un uomo timido, mite, ma anche coraggioso. Come ha dimostrato morendo sul campo e combattendo fino all'ultimo." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo - Roma', 26 marzo 2014)
"Spiacerà a chi al cinema non sopporta le agiografie. Veltroni ha girato un «santino» non rinunciando a svolazzi lirici, che un esperto come lui di «biopic» cinematografici dovrebbe saper evitare." (Giorgio Carbone, 'Libero', 27 marzo 2014)