Holly e Gerry si sono innamorati sui banchi di scuola e si sono sposati promettendosi di restare insieme per tutta la vita. Ma ora Holly, a 29 anni, è rimasta sola perché Gerry non c'è più, portato via da un male incurabile. La ragazza, senza avere accanto a sé l'uomo della sua vita, sta scivolando sempre più verso il nulla, con grande apprensione di sua madre e delle sue migliori amiche. Due mesi dopo la scomparsa del marito, Holly riceve un misterioso pacchetto contenente alcune buste ciascuna con il nome di un mese scritto sopra e accompagnate da una lettera scritta da Gerry. Suo marito non l'ha abbandonata, prima di morire ha scritto per lei la 'lista' che aveva promesso di redigere in caso se ne fosse andato per primo: un elenco di cose da fare per andare avanti, per arrivare fino a sera, per ritrovare pian piano il senso dell'esistenza. Mese dopo mese, Holly inizia a seguire le 'missioni' che Gerry le ha assegnato, tutte con in calce 'P.S. Ti amo', e con il passare del tempo ritroverà la forza di affrontare il futuro.
SCHEDA FILM
Regia: Richard LaGravenese
Attori: Hilary Swank - Holly Kennedy, Gerard Butler - Gerry Kennedy, Lisa Kudrow - Denise Hennessey, Harry Connick Jr. - Daniel Connelly, Gina Gershon - Sharon McCarthy, Kathy Bates - Elizabeth, Jeffrey Dean Morgan - William, James Marsters - John McCarthy
Soggetto: Cecelia Ahern - romanzo
Sceneggiatura: Richard LaGravenese, Steven Rogers
Fotografia: Terry Stacey
Musiche: John Powell
Montaggio: David Moritz
Scenografia: Shepherd Frankel
Arredamento: Alyssa Winter
Costumi: Cindy Evans
Effetti: Edson Williams, Team FX Ltd., Lola Visual Effects
Altri titoli:
P.S. I Love You - non è mai troppo tardi per dirlo
Durata: 126
Colore: C
Genere: DRAMMATICO COMMEDIA
Tratto da: romanzo "P.S. I Love You" di Cecelia Ahern (ed. Sonzogno, 2004)
Produzione: WENDY FINERMAN PRODUCTIONS, ALCON ENTERTAINMENT, GROSVENOR PARK PRODUCTIONS
Distribuzione: 01 DISTRIBUTION (2008)
Data uscita: 2008-02-01
TRAILER
CRITICA
"Le parole di Gerry aiuteranno naturalmente Holly a ricordare i momenti felici vissuti insieme, riassunti in flash back strategicamente pensati per riportare sullo schermo di tanto in tanto il povero Butler. Per la gioia del pubblico femminile, naturalmente. Noto più come sceneggiatore de 'La leggenda del re pescatore', 'I ponti di Madison County' e 'L'uomo che sussurrava ai cavalli' che come regista di 'Kiss' e 'Freedom Writers' (mai uscito in Italia e interpretato sempre da Hilary Swank), Richard LaGravenese firma una zuccherosa e prolissa commedia romantica post mortem sulla scia di 'Ghost' e 'The Notebook' a partire dal best seller della ventunenne scrittrice irlandese Cecelia Ahern (figlia del primo ministro Bertie Ahern). Ma qui l'alchimia tra la Swank, che sfoggia biancheria, abiti e scarpe da capogiro, e Butler, ansioso di mostrare il suo lato più tenero dopo il sangue sparso in 300 nei panni di re Leonida, non raggiunge grandi risultati. (fan di Grey's Anatomy riconosceranno poi in William (Jeffrey Dean Morgan) lo sfortunato Denny della celebre serie tv.
P.S. La migliore di tutti, non c'è alcun dubbio, è la supercinica Lisa Kudrow, disperatamente a caccia di un uomo da sposare, non prima di averlo sottoposto però a un infallibile quiz e a una spietata 'prova bacio'."
(Alessandra De Luca, 'Ciak', febbraio 2008)
"Hilary, per gustare il lato femminile del dolore, ricorre alla old Hollywood, si identifica con Bette Davis (Perdutamente tua) e la Garland (E' nata una stella). In questa lower east side story c' è un ritmo romantico da teen ager, ma anche un dialogo spesso indovinato. Diviso alla Rohmer in quattro stagioni, più una in offerta, sfodera pure una morale in saldo, non nuovissima: «Siamo tutti soli, ed è questo che unisce»." (Maurizio Porro, 'Il Corrire della Sera', 1 febbraio 2008)
"Un'idea che dovrebbe emozionare e che invece riesce solo a mettere i brividi per l'inquietante meticolosità con cui il trapassato vuole condurre per mano la moglie verso un radioso (per lui) futuro. Alla fine di ogni epistola c'è scritto: «P.S. I Love You». Ce la farà Holly a trovare un nuovo amore accompagnata passo passo dall'ingombrante marito defunto? (...) P.s.: uno dei tanti disastri, tra un Oscar e l'altro, dell'incostante Swank."
(Francesco Alò, 'Il Messaggero', 1 febbraio 2008)